Vladimir Putin
Vladimir Putin è un politico russo, attualmente presidente della Federazione Russa. Nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) nel 1952, la sua carriera è stata caratterizzata da un’ascesa fulminante all’interno del potere russo.
Putin ha iniziato la sua carriera lavorando per il KGB, il servizio segreto dell’Unione Sovietica, dal 1975 al 1991. Dopo la caduta del Muro di Berlino, si è dimesso dal KGB ed è entrato in politica a San Pietroburgo, diventando stretto collaboratore dell’allora sindaco Anatolij Sobčak.
Nel 1996, si è trasferito a Mosca per entrare a far parte dell’amministrazione del presidente Boris El’cin. Dopo una serie di incarichi di alto profilo, tra cui quello di direttore del servizio di sicurezza federale (FSB), nel 1999 è stato nominato primo ministro. Nello stesso anno, con le dimissioni di El’cin, è diventato presidente ad interim, per poi vincere le elezioni presidenziali del 2000.
Da allora, Putin ha ricoperto ininterrottamente ruoli di primo piano nel governo russo: è stato presidente dal 2000 al 2008, poi primo ministro dal 2008 al 2012, e nuovamente presidente dal 2012 fino a oggi. La sua presidenza è stata segnata da una crescente centralizzazione del potere, un rafforzamento del ruolo dello stato nell’economia e una politica estera assertiva.
Le sue azioni più significative includono l’intervento militare in Cecenia, l’annessione della Crimea nel 2014, la guerra in Georgia nel 2008 e l’invasione dell’Ucraina del 2022. Queste decisioni hanno portato a sanzioni economiche e a un isolamento diplomatico della Russia da parte di molti paesi occidentali.
Sul fronte interno, Putin ha consolidato il suo potere attraverso riforme costituzionali che gli hanno permesso di rimanere in carica per più mandati. Il suo stile di leadership è spesso descritto come autoritario, con un controllo ferreo sui media, una repressione del dissenso politico e un forte nazionalismo.
Nonostante le critiche internazionali e le accuse di violazioni dei diritti umani, Putin gode di un alto indice di gradimento in Russia, grazie anche a una retorica che fa leva sul senso di orgoglio nazionale e sulla stabilità economica ottenuta durante i suoi primi anni di governo. Il suo passato da agente del KGB, la sua immagine di uomo forte e la sua abilità nel mantenere il controllo del potere lo hanno reso una delle figure politiche più influenti e controverse del XXI secolo.