Cultura

Palazzo Margutta, dal 15 marzo una mostra dedicata a Dino Piazza

Roma – Dal 15 al 22 marzo, la Galleria “Il Mondo dell’Arte” ospita a Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) una mostra antologica dal titolo “Disegni e pitture di Dino Piazza. 1940 – 1953” dedicata a Dino Piazza (1899-1953), personalità artistica tanto eccezionale quanto affascinante, dotata di una straordinaria capacità tecnica, ma soprattutto “narratore dal temperamento avventuroso, curioso e, allo stesso tempo, incontentabile”, come ricorda Ugo Moretti, che di lui dice “è il più stupefacente risultato di una serie di incroci, innesti e contaminazioni, il più curioso prodotto di una selezione eclettica che si possa trovare nei dintorni di Villa Strohl-Fern”.

Capace di avvicinarsi alle cose e alle persone con la partecipazione affettuosa della loro realtà e, allo stesso tempo, con la lucidità fatale di un clinico, Piazza è dotato di una curiosità intellettuale e di un’autentica vocazione pittorica sulla quale lasciano traccia l’arte di Matisse, Van Gogh ma anche Picasso, Morandi, Cacciagrossi e il Monachesi del periodo più fauve e che va oltre la tela, trovando sfogo nell’apertura verso linguaggi diversi: nelle tempere, che riverberano il mondo perduto di Cezanne e di Proust, come nell’acquarello; nel disegno a china come nella fotografia.

Artista estremamente eclettico, questo pittore geniale e sensibile sembra trarre spunto da un’infinita varietà di tematiche per arrivare alla creazione di uno stile personale e originale che esce dagli schemi tradizionali. Capace di scandagliare senza remore né timori l’animo umano, che diventa protagonista assoluto del suo percorso, Dino Piazza realizza una pittura che è, allo stesso tempo, narrazione di un’indagine paziente ed elaborata e risultato di una ricerca artistica millimetrata e ricca di sperimentazioni che parte dallo schizzo e dal disegno per arrivare all’acquerello, al ritratto, al paesaggio, alle forme astratte. Ora decorativo, ora lirico, ora viaggiatore nel mondo delle sensazioni, ora ironico, egli anatomizza la realtà travalicandone i limiti oggettivi: non si limita, infatti, a fissare materialmente sulla tela l’attimo compositivo, ma lo fa diventare testimonianza di come la vita possa assumere significati essenziali se misurata e valutata nei suoi contenuti interiori.

A curare l’esposizione, che ripercorre i tre periodi pittorici dell’artista, così come le tre fasi significative della sua vita e della sua opera, il Maestro Elvino Echeoni e Remo Panacchia, soci fondatori de “Il Mondo dell’Arte”, che da anni propone, nella sede espositiva di Via Margutta, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo.

L’allestimento della mostra è stato, invece, curato dal gallerista Adriano Chiusuri.

L’appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 15 marzo dalle 18.30 alle 21.30.

 

 

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