Elezione del nuovo Papa: il 5 maggio 2025 doppia congregazione
Doppia congregazione per i cardinali il 5 maggio 2025: per un consulto primario sul futuro Papa

Sia di mattina alle 9 sia di pomeriggio alle 17, doppia congregazione per i cardinali il 5 maggio 2025: per un consulto primario sul futuro Papa. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. All’uscita della congregazione di oggi diversi cardinali, conversando con i giornalisti, avevano lasciato intendere che non c’è ancora una figura condivisa e che hanno bisogno di più tempo per il confronto tra loro dopo la scomparsa di Francesco.
Enorme attesa per il nuovo Papa
L’attesa è elettrica nella Città Eterna. Roma trattiene il respiro in vista dell’imminente Conclave per eleggere il 267° successore di Pietro. Un evento carico di storia, fede e suggestioni, che culminerà con la tanto agognata fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina, simbolo universale di una nuova guida per la cristianità.
Come da tradizione, è stato issato il celebre comignolo sul tetto della Sistina, quasi a scandire le ore che ci separano dall’inizio del Conclave, fissato per martedì 7 maggio alle 10:00 con la solenne messa “Pro eligendo Pontifice”. Nel pomeriggio, alle 16:30, i cardinali varcheranno in processione le sacre porte della Cappella Sistina, pronti al giuramento e al suggestivo “extra omnes” che sigillerà il loro isolamento dal mondo esterno.
Santa Marta blindata
Fervono gli ultimi preparativi a Casa Santa Marta, il cuore pulsante del Conclave, dove i cardinali troveranno alloggio a partire dalla sera di martedì 6 maggio fino alla mattina di mercoledì 7. Si lavora alacremente per garantire il massimo riserbo e la perfetta funzionalità degli ambienti, in un clima di intensa spiritualità e concentrazione.

Un rito millenario
Il Conclave, un termine che evoca un luogo “chiuso a chiave” (“cum clave”), affonda le sue radici nella storia della Chiesa, garantendo un’elezione segreta e libera da influenze esterne. Oggi, per eleggere il nuovo Pontefice, è richiesta una maggioranza qualificata dei due terzi dei voti dei cardinali elettori presenti, attualmente 133 dopo i dodici anni di pontificato di Papa Francesco. Saranno necessari ben 89 voti per ascendere al soglio di Pietro.
Dalle schede al fumo
L’emozione raggiungerà l’apice con le fumate che si alzeranno dal comignolo. Chi non ricorda l’immagine iconica del gabbiano appollaiato sul comignolo prima della fumata nera che annunciò l’elezione di Papa Bergoglio? Un aneddoto che aggiunge un pizzico di inatteso a questo solenne rituale. Una volta accettata l’elezione e scelto il nome pontificale, il nuovo Papa si affaccerà dalla Loggia delle Benedizioni di San Pietro per il suo primo, emozionante saluto “Urbi et Orbi“. Sarà il protodiacono ad annunciare al mondo l’atteso “Habemus Papam!“, seguito dal nome del nuovo Pontefice e dalla concessione dell’indulgenza. Un momento di profonda comunione tra il nuovo Vescovo di Roma e la sua Chiesa universale. L’attesa è febbrile, la storia è in procinto di scrivere un nuovo capitolo. Tutti gli occhi sono puntati su Roma, pronti a intercettare quel filo di fumo bianco che porterà con sé il nome del nuovo Pastore della Chiesa Cattolica.