Politica

STORIA DI ORDINARIO PRIVILEGIO PER IL CETO POLITICO

Munito di telecamera nascosta, Francesco Barbato dell’IDV é entrato nella filiale della BNL di Palazzo Madama e ha documentato l’ennesimo privilegio di cui i nostri politici beneficiano.

Molto interessante l’inchiesta a cura della giornalista Francesca Biagiotti che per la trasmissione “Piazza Pulita” ha anche intervistato i politici.

Cosa hanno risposto in merito ai tassi d’interesse a loro riservati che sono di 3 punti in meno rispetto a quelli per i comuni mortali?
La domanda è stata rivolta a Francesco Rutelli, Gaetano Pecorella, Franco Marini, Angelo Maria Cicolani e infine a Clemente Mastella che sfacciatamente ha esclamato: “finché la regola è quella“… gia, bel criterio: finche si può, si continua a “campa”.
La giornalista entra poi in diverse banche, sotto copertura, e chiede i preventivi per l’acquisto di una casa di 200 mila euro per lei e il suo compagno la cui somma degli stipendi mensilmente è di 2.800 euro lordi. Le proposte che riceve vanno dal 3,30% al 4,50% a tasso variabile e a tasso fisso dal 6,10% al 6,50%.  La spiegazione di una dipendente della banca? “I tassi si sono alzati sia per i prestiti sia per i mutui”.
Francesco Barbato si reca invece alla BNL: “Direttore, buongiorno, sono il Senatore Barbato. Volevo delle informazioni per un mutuo. Devo comprare una casa” ha cominciato il deputato dell’Italia dei Valori e ha posto delle domande sui tassi di interesse fingendosi interessato per il conto di una donna sua conoscente. I tassi si aggirano intorno all’1,57%, mentre per la gente comune è di 4,07%. E se questo non bastasse, i tassi a buon mercato sono concessi pure agli amici dei politici, “basta che dietro ci sia un onorevole” che faccia da garante spiega a tutti noi, a sua insaputa, la bancaria.
Un legame strettissimo fra banche e politica: le banche concedono privilegi ai Senatori e ai Deputati, le manovre finanziarie premiano e tutelano spudoratamente gli interessi dei banchieri. Il gioco é fatto. Il tasso di interesse agevolato sui mutui è uno dei tanti esempi che conferma che la casta ha dimenticato di essere un dipendente statale, diremo noi.
I politici dovrebbero essere a nostro servizio perchè sono delegati e pagati profumatamente per amministrare lo Stato. Invece si sono impegnati a regalarsi gli stipendi più alti d’Europa, a mangiare nei ristoranti a prezzi “stracciati”, a viaggiare a spese nostre e per giunta non fanno neppure il mestiere per cui siedono in Parlamento.
Che pena! Hanno fallito inequivocabilmente sotto ogni punto di vista: palese incapacità e disinteresse nel risolvere i gravi problemi del Paese e caparbia arroganza nel difendere i propri privilegi.
Il malcostume, purtroppo, è la forma mentis della maggior parte dei politici italiani che per questo motivo deve assolutamente essere sostituita.
Lo sappiamo, non possiamo generalizzare, d’accordo.
Ma quanti sono i politicanti sanguisughe?
 
 
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