Calcio

Il ponte, Genova e loro

Le imprese di Nicola e Ranieri consentono a Genova di ritrovare il suo ponte con entrambe le sue squadra ancora in A.

Roma, 3 agosto 2020 – Nel giorno in cui si inaugura il nuovo ponte di Genova è bello ritrovare insieme il Genoa e la Sampdoria in A, che in quel tristissimo giorno della tragedia vennero raffigurante da un grafico eccezionale in due tifosi che, con le loro braccia allargate e unite, davano vita ad un ponte al posto del “Morandi” che era appena crollato. Perché un campionato senza una di loro e senza il loro splendido derby sarebbe comunque un campionato monco.
I principali protagonisti delle rispettive salvezze di Genoa e Sampdoria sono stati gli allenatori. A cominciare dal rossoblu Davide Nicola, che il fin troppo pirotecnico Preziosi ha chiamato al capezzale di un Genoa ultimo in classifica con 11 punti dopo aver “svalvolato” per Thiago Motta, a sua volta messo dal presidente al posto di Andreazzoli, con il quale aveva iniziato la stagione. Senza il colpo di testa presidenziale di Thiago Motta forse il Genoa si sarebbe salvato anche prima, non all’ultima giornata. Di certo, a quel punto, senza il pragmatismo di Nicola non si sarebbe salvato affatto. Perché è stato lui a rimettere in carreggiata il vecchio Grifone portandolo a vincere le partite decisive contro il Lecce e la Sampdoria di Claudio Ranieri. Un leone della panchina che, al pari di Nicola, aveva presa la Sampdoria all’ultimo posto per poi portarla a salvarsi con qualche turno di anticipo. Ma se Ranieri è stato già confermato alla guida della Sampdoria per il prossimo anno, su Nicola il Genoa ci sta ancora pensando, chissà perché, visto che lui è anche un vecchio cuore rossoblu. Lo dimostra la sua storia, che merita di essere ricordata: dopo la salvezza ha mostrato la maglia con una foto di lui che alza al cielo il figlio Alessandro sotto la Gradinata Nord. E’ una foto che gli è stata fatta quando giocava con il Genoa (tra il 1999 e il 2002) da quegli stessi tifosi sotto i quali esultava e che poi gliel’hanno regalata. Ed è una foto che ha un significato molto particolare per lui, perché quel figlio, purtroppo, lo ha perso quando aveva solo 14 anni, travolto da un autobus quando andava in bicicletta. Mostrando quella foto Nicola ha voluto ringraziare i tifosi che gli erano stato vicini nel momento della tragedia.

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