Calcio

Il Decreto Legge sugli stadi preoccupa Lotito

Il Presidente della Lazio, intervenuto su Radio Due, dice la sua sul D.L. appena approvato in Senato sugli stadi

Roma, 16 ottobre – Intervenuto ai microfoni di “Un giorno da pecora”, sulle frequenze di Radio Due, il Presidente Lotito ha spiegato che il nuovo Decreto Legge sugli stadi (approvato in Senato appena ieri) “è iniquo ed ingiusto quando prevede il prelievo dall’1% al 3% dagli introiti al botteghino per sostenere dei costi di sicurezza e di mantenimento di ordine pubblico. Penalizza le società!”.

Al Presidente della Lazio non è mancata la classica citazione latina, quando ha spiegato che comunque “dura lex sed lex, quindi ci opporremo nelle sedi istituzionali preposte. Va, in ogni caso, fatto un plauso per le norme deliberate, utili a combattere la violenza negli stadi, con la pistola elettrica che può essere uno strumento idoneo per dare tali risultati”.

Solita battuta sulla politica “Renziano? No, sono Lotitiano” e poi due parole su quanto successo in Juventus-Roma: “L’arbitro, secondo la norma FIFA, ha visto bene in occasione del terzo gol”. Il discorso è scivolato, quindi, su un’ipotesi di vero fantacalcio, quando è stato chiesto a Lotito se riuscirebbe a vedere Totti con la maglia della Lazio “E’ una bandiera della Roma, non me lo posso immaginare. Pensare che Totti possa tradire i colori giallorossi è assurdo!”, per poi chiudere su Marotta, recente vittima di un’uscita tutt’altro che felice del Presidente della Lazio: “Io ho ottimi rapporti con tutti i miei colleghi” ha archiviato il discorso Lotito. Sicuro?

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