I Carabinieri assicurano alla giustizia il terzo uomo della spedizione punitiva contro lo stlker Stefano Suriano.
Roma Questa notte, a conclusione di una lunga serie di accertamenti e riscontri inerenti lomicidio di Stefano Suriano, consumato la notte del 14 agosto nellarea di servizio di un distributore su via Tiburtina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e della Compagnia di Roma Montesacro coordinati dal S.Proc. della Repubblica Dott. Marco Manzi, hanno sottoposto a fermo di P.G. Massimiliano Aratari 27enne, romano, celibe, operaio, fratello del giovane arrestato ieri, Antonio Aratari, di anni 26.
Sembrerebbe che i due fratelli, unitamente ad una terza persona ancora da identificare, facessero parte della spedizione punitiva contro Stefano Suriano capeggiata da Carlo Nanni, padre della donna vittima di minacce e molestie da parte del morto ed arrestato nel corso della giornata dellomicidio.
Resta ora da stabilire i ruoli della vicenda e chi materialmente ha inferto le 7 coltellate mortali allo stalker.
A margine della vicenda, nel corso dellispezione nel fiume Aniene allaltezza di Tor Cervara alla ricerca del coltello con il quale è stato ucciso Suriano, i sommozzatori dei Carabinieri non sono riemersi a mani vuote. Infatti, nella melma del fiume, hanno recuperato un sacco nel cui interno sono state rinvenute otto pistole e un fucile mitragliatore kalashnikov nonché numerose munizioni, il tutto in pessimo stato di conservazione, gettate nel fiume da almeno un anno.
Spetta ora agli specialisti del Ris di Roma risalire alla marca, modello e matricola dielle armi recuperate e cercare di stabilirne la provenienza ma, ancor più importante, se sono state impiegate per consumare delitti.
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