Per lo sfruttamento delle due studentesse minorenni, condannati tutti gli imputati
Inflitta alla madre che sfruttava la figlia, oltre a 6 anni di reclusione, la perdita della podestà genitoriale, anche la perdita del diritto di successione e il risarcimento alla figlia in sede civile.
Roma, 1 luglio – A fine ottobre, la notizia tenne la prima pagina sui giornali per diversi giorni per la sua gravità. Due giovani studentesse, erano finite in un giro di prostituzione. L’indagine partì dalla madre di una delle due ragazzine mentre, l’altra genitrice, viveva con lo sfruttamento del corpo della figlia. (Scoperta casa d’appuntamento con due ragazzine di 14 e 15 anni, una irretita su internet e l’altra sfruttata dalla madre. 5 gli arrestati)
Oggi, il Gup di Roma, Costantino De Robbio, al termine dell’udienza con rito abbreviato, ha emesso sentenza di condanna a carico di tutti gli otto imputati infliggendo 10 anni di reclusione e 60 mila euro di multa a Mirko Ieni considerato il capo dell’organizzazione. A sei anni e 20 mila euro di multa la pena per la madre che aveva costretto la figlia a prostituirsi, nonchè la perdita della podestà genitoriale. Con la sentenza, il Gup ha disposto altresì la perdita del diritto di successione e ha condannato la donna a risarcire la figlia in sede civile. Pene minori per gli altri sei.
Il gup ha inoltre disposto la confisca di tutti i computer sequestrati durante l’ inchiesta giudiziaria ed il loro affidamento ai Carabinieri per l’attività di lotta alla pedofilia.
“Assoluta soddisfazione per la sentenza emessa” e perchè “l’impianto accusatorio è stato pienamente condiviso dal gup” è stata espressa dai rappresentanti la pubblica accusa, il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi.
Per i difensori, si attende la motivazione della sentenza per valutare se proporre appello.