Roma

Cosa succede nella Capitale? Tedesca legata e violentata nel parco di Villa Borghese. Terzo caso in tre giorni

violenza sessualeRoma, 18 settembre 2017 – Verso l’una, un tassista in transito in viale Giorgio Washington, nel parco di Villa Borghese, trovava una donna nuda, legata ad un palo e con un fazzoletto in bocca che le era stato messo dall’aggressore per non farla urlare.  Dopo averla liberata, l’uomo chiamava il “112” e sul posto interveniva personale del 118 nonchè  Agenti della Squadra Mobile, coadiuvati dalla Polizia Scientifica. La vittima raccontava di essere cittadina tedesca di 57 anni,  da qualche mese in Italia, senza fissa dimora e priva di documenti. Ha poi detto di essere stata legata, spogliata  e violentata da un giovane, di circa 20 anni, probabilmente straniero, il quale, dopo averle rubato 40 euro è fuggito facendo perdere le proprie tracce. I suoi vestiti sono stati trovati poco lontano dal palo.
Trasportata a mezzo ambulanza all’ospedale Santo Spirito, dove gli accertamenti medici confermavano  la violenza subita, la donna veniva ricoverata.
Immediate le indagini avviate dagli uomini della Questura di Roma alla ricerca di elementi utili ai fini investigativi. 
Ma gli stupri, nella Capitale, sembrano di moda. Forse non c’è il timore della pena e non si possono scaricare responsabilità alle Forze di Polizia, che con sacrifici, compiono quotidianamente  il loro dovere!
Ieri notte, gli Agenti della Polizia Locale di Roma Capitale in servizio di vigilanza al Campidoglio, erano intervenuti sentendo gridare una donna. Era una turista belga che si stava ribellando al tentativo di violenza sessuale subito sulla scalinata dell’Ara Coeli, da un israeliano, conosciuto poco prima in un pub e con il quale avevano deciso di fare un giro per visitare Roma di notte. Il fortunato intervento, interrompeva l’azione criminosa. 
Invece, due notti fa,  tra venerdì e sabato, gli uomini della Squadra Mobile con quelli del Commissariato Viminale hanno arrestato un 22enne bengalese, regolare in Italia con permesso di soggiorno “umanitario” il quale, per  strada, dietro ad un autobus a due passi dalla stazione Termini, dopo aver minacciato di morte e poi picchiata con una grossa pietra, aveva violentato una ventenne finlandese che si era offerto di accompagnare a casa in macchina. La vittima urlava chiedendo aiuto. A nulla sono valse le grida di una persona che, dal palazzo di fronte, sentendo le invocazioni e vedendo la scena di violenza, aveva urlato nei suoi confronti nella vana speranza di farlo desistere e che aveva chiamato il “112”. Prima di darsi alla fuga, l’uomo ha anche sottratto 40 euro dal portafogli della vittima. Il violentatore veniva fermato nella zona di piazza Fiume, non molto distante dal luogo della violenza.
Così, Roma, è una città pericolosa e da evitare per il turismo o per il lavoro. Anche se a commettere reati sono, di massima, stranieri accolti “umanamente”… o, forse, come detto da un personaggio, gli stranieri non sanno che non si possono commettere gli stupri!

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