Estero

Flash – Immigrati – Chiuso eurotunnel invaso da 100 profughi. L’Ungheria conclude il muro con la Croazia

eurotunnelFrontex chiede 775 guardie per Italia e Grecia

Roma, 03 ottobre ore 12:18 – (ansa) L’Eurotunnel sotto la Manica è stato chiuso dopo che oltre un centinaio di migranti ha occupato il terminale sul lato francese, durante la notte. Un portavoce di Eurotunnel, citato dalla Bbc, ha detto che i migranti “sono arrivati tutti insieme con una operazione bene organizzata, hanno superato i recinti e sapevano benissimo dove andare. Finché si trovano sui binari abbiamo per ovvie ragioni sospeso il servizio”.   

Ungheria, quasi ultimato muro con la Croazia – L’Ungheria concluderà entro domani la costruzione della barriera anti-immigrati lungo una quarantina di chilometri con la Croazia. Il resto della frontiera corre lungo il fiume Drava, difficilmente superabile. Sarà il primo muro innalzato fra due Paesi dell’Unione Europea. L’Ungheria ha sigillato con una barriera anche i 175 km della frontiera con la Serbia e ha annunciato l’intenzione di fare la stessa cosa alla frontiera con la Romania. In Ungheria sono giunti ieri 4.897 migranti e profughi: la stragrande maggioranza ha attraversato il confine proveniente dalla Croazia, solo 81 dalla Serbia e 15 dall’Ucraina. In totale dall’inizio dell’anno gli arrivi di migranti in marcia lungo la rotta balcanica sono stati finora 300.182.

Frontex chiede 775 guardie per Italia e Grecia – Frontex lancia una richiesta ai governi dell’Ue per 775 guardie di frontiera aggiuntive da dislocare alle frontiere esterne dell’Unione. Gli ufficiali saranno principalmente impiegati nell’assistenza delle autorità di Italia e Grecia nell’identificazione e registrazione di migranti provenienti dalla Libia e Turchia. Si tratta del maggior numero mai richiesto dall’agenzia europea dalla sua apertura. “Da inizio anno oltre 470mila migranti sono arrivati nelle sole Italia e Grecia. Nessun Paese può gestire una pressione migratoria così alta da solo”, afferma il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri. “È cruciale che tutti quelli che arrivano in Ue siano correttamente registrati ed identificati”, precisa Leggeri.

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