Il presidente dell’ARVU (l’associazione dei Vigili Urbani) Mauro Cordova, ricevuto dal Prefetto di Roma, Gabrielli

 Cordova ha rappresentato la lunga lista delle problematiche insorte alla Polizia Locale con il loro nuovo Comandante Clemente. Tanti i Vigili intenzionati alla riconsegna dell’arma. L’ARVU chiede subito il manganello
Cordova ha rappresentato la lunga lista delle problematiche insorte alla Polizia Locale con il loro nuovo Comandante Clemente. Tanti i Vigili intenzionati alla riconsegna dell’arma. L’ARVU chiede subito il manganello Si è passati poi all’argomento armamento. Attualmente gli appartenenti al Corpo in possesso dell’arma sono circa 3000 (tremila), ma molti Vigili che avevano aderito a portare l’arma a seguito, stanno valutando la restituzione in quanto non si sentono tutelati.  Il regolamento comunale sulle armi non viene rispettato dal Comando Generale, le esercitazioni di tiro non sono quelle previste dal regolamento, non risulta che il Comando abbia stipulato la polizza assicurativa per danni agli operatori e a terzi, la pistola deve essere custodita h24 dagli assegnatari per la forte carenza delle armerie, che dovevano essere costruite presso tutti i gruppi, nuclei, servizi, tutto questo a costo zero per l’Amministrazione.  Posta la domanda se, al termine del servizio venga mantenuta o meno la qualifica di Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza, il Prefetto ha ribadito che terminato il servizio, queste cessano. A questo punto,  come si fa a portare a casa una pistola per correre il rischio di essere arrestato per porto o detenzione illegale di armi anche in considerazione che l’armeria ritira l’arma solo in caso di assenza superiore a 5 giorni? Cordova ha allora proposto che l’arma non venga assegnata alla Polizia Locale  per difesa personale, bensì ai sensi dell’art. 53 c.p. così come avviene per tutte le altre forze di Polizia e che il Governo si faccia carico di decretare che per gli appartenenti alla Polizia Locale, le qualifiche di P.G. e P.S. non abbiano limiti di spazio e di tempo sull’intero territorio nazionale, anche perché oggi chi è armato soffre anche la limitazione della libertà personale.  Ultima proposta dell’ARVU, prevedere per tutto il personale armato,  una indennità mensile, per la detenzione e custodia dell’arma, anche fuori del servizio comandato.
 Il Prefetto, nel condividere la problematica, si augura che la riconsegna dell’arma non avvenga in quanto sarebbe un atto dirompente per il Comando e per il Paese.
Per ultimo, ma non meno importante, si è parlato delle quasi giornaliere aggressioni fisiche subite dagli operatori della Polizia Locale. IL Comando e l’Amministrazione, non si costituisce mai parte civile. L’ARVU chiede l’immediata dotazione del manganello previsto dal regolamento.
 
				




