Spettacolo

La febbre del sabato sera.

Film epocale per la disco music di fine anni settanta.

Roma, 13 marzo 2023.

 

La ricorrenza.

Quarantacinque anni fa, 13 marzo 1978, esce in Italia il film cult sulla disco music dominatrice degli anni settanta: La febbre del sabato sera (Saturday Night Fever) diretto da John Badham.  

La storia.

Tony Manero è un ragazzo italo-americano di Brooklyn che lavora come commesso in una ferramenta ed ha una feroce passione per il ballo.

E’ veramente bravo nel ballo Tony che frequenta tutti i sabato sera la discoteca 2001 Odyssej insieme al suo gruppo di amici, dediti però maggiormente a compiere qualche bravata contro le bande locali di estrazione ispanica.

Tony è molto rispettato dai suoi coetanei per il suo talento in pista ed è concentrato a partecipare ad una gara di ballo, in coppia, che si svolge proprio alla 2001 Odyssej.

Rimane attratto da Stephanie, che conosce alla scuola di danza dove si esercita, proponendogli di essere sua partner in gara.

Tony non è insensibile al fascino di Stephanie, la quale però vuole rimanere fuori da un coinvolgimento sentimentale rimanendo ferma alla sola partecipazione della gara.

Il carattere volitivo di Stephanie fa da scudo alla situazione e tra un allenamento e l’altro ci sono diversi contrasti tra i due.

La sera della gara Tony e Stephanie si esibiscono, sulle note di un brano dei Bee Gees, davanti ad un pubblico schierato in maggioranza a loro favore.

La performance è buona e conseguono la vittoria, ma una coppia portoricana è più meritevole del premio che Tony sportivamente riconosce loro.

Tony esce dal locale insoddisfatto e stranito, cercando di forzare la mano a Stephanie nel maldestro tentativo di possederla in auto.

Anche gli amici di Tony, nella stessa serata, si lasciano andare all’ubriachezza ed a qualche bravata con una tragica conseguenza relativa ad uno di loro.

Tony rimane sconvolto e cerca, una volta ripresosi, di recuperare il rapporto con Stephanie.

Per un nuovo percorso, una nuova vita.

Curiosità.

Come detto film epocale che a fronte di un investimento di 3,5 milioni di $ porta un guadagno complessivo di quasi 240 milioni di $.

Possiamo dire, senza tema di smentita, che la pellicola risulta ancora attuale.

Le serate da sballo, la precarietà del lavoro tra i giovani, l’uso di stupefacenti ed il forte contributo musicale a cui contribuirono i Bee Gees con alcuni pezzi celeberrimi.

E’ il ritratto di una generazione senza un grande futuro, in una città pericolosa che verrà poi bonificata sul finire degli anni novanta.

Il regista Badham concentra maggiormente la storia sull’aspetto musicale, evidenziando di contorno le problematiche giovanili nell’ambito di una metropoli come New York.

La discoteca assume un valore sociale, quasi un riscatto, con il protagonista fortemente contrastato da una presenza femminile, rispetto ai tempi, di assoluto spessore.

Protagonisti.

Tony Manero è John Travolta, azzeccatissimo nel ruolo che lo fa esplodere nel firmamento cinematografico.

Le movenze ballerine, la camminata sincopata, un comportamento superficiale finalizzato esclusivamente sulle serate in discoteca.

<Per me il futuro è adesso> dice Tony, che danza in maniera sinuosa, quasi femminile, in un cocktail di virilità sulle note trascinanti dei Bee Gees.

Gli altri interpreti sono stati reclutati dal teatro newyorkese, tutti funzionali ai ruoli preposti come Stephanie, Karen Lynn Gorney, e gli amici della gang di Manero.

Da segnalare nel doppiaggio originale il grande Flavio Bucci, che doppia Travolta in maniera eccellente.

 

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