Cultura

I sogni di una romanziera volano sulle ali di un “Angelo di strada”

Essere introdotti negli ambienti di una certa Roma benestante e trovarcisi subito a proprio agio, come tra gente di famiglia,  anche per chi non la frequenta abitualmente.  Per capirci, non parliamo di personaggi da cronaca rosa che vivono esistenze da sogno tra ville faraoniche e automobili da urlo ma comunque di una agiata borghesia, quella che sa indirizzare i rampolli verso la strada giusta per affermarsi nella vita.

Persone così fa anche bene  allo spirito frequentarle, seppure  solo nelle pagine di un libro: perché  la sensazione di stare nella stessa stanza coi personaggi, a tavola o in macchina con loro è esattamente quella che si prova leggendo “Angelo di Strada”, romanzo pubblicato – anzi, autopubblicato – recentemente da Flavia Basile Giacomini, scrittrice della quale è probabile si sentirà parlare parecchio in futuro.

Il libro infatti è stato autopubblicato  tramite il Gruppo Editoriale L’Espresso, in vendita cartacea presso la Feltrinelli e in digitale sulle piattaforme più note (come Amazon): «È il mio primo testo edito, ma non il primo che ho scritto – spiega la romanziera, intervistata durante la fiera nazionale della piccola e media editoria “Più libri più liberi- è uscito soltanto per poter partecipare a  un concorso di talent scouting».

E non a caso un altro concorso lo ha vinto, aggiudicandosi la frequenza a un laboratorio di scrittura presso la Rai, tenuto da autori professionisti per coloro che tali ancora non sono ma intendono diventarlo.

Dicevamo di sentirsi a proprio agio; specialmente chi ha apprezzato, per esempio, la serie di “Incantesimo” scritta da Maria Venturi troverà qualcosa di molto simile già dalle prime pagine, ma non nel senso del già visto o già letto. È una questione di atmosfere, sensazioni e personaggi con i quali si entra subito in sintonia in una storia che sembrerebbe condurre a un lieto fine, non fosse che tenendo in mano il volume cartaceo ci si rende conto di stare neanche a metà. È a quel punto che avviene uno stravolgimento non solo nella narrazione ma anche nella prospettiva della stessa. Inizia quindi un percorso nel degrado di una persona  (all’interno di quello di una città), che giunge al punto di perdere tutto  diventando un angelo caduto, di strada non solo nel nome ma anche di fatto.

Un viaggio anche spirituale nel quale si trovano, come pietre miliari, sensate e schiette considerazioni sull’esistenza alle quali può arrivare solo chi in un modo o nell’altro nel corso della vita ha assaggiato la polvere: «Essendo un romanzo molto introspettivo evidentemente ho riversato molto del mio modo di guardare le cose del mondo e della vita». Non solo la propria, perché uno dei temi presenti è quello dell’omosessualità: «L’argomento mi è particolarmente caro in quanto una delle persone più importanti della mia vita, un amico ma probabilmente dovrei definirlo il mio angelo senza ali, è omosessuale e attraverso di lui ho scoperto un mondo che non conoscevo, fatto di grandi persone che per prima cosa portano sulle spalle un vissuto di maturazione e coscienza di sé davvero molto importante». Il finale ovviamente non lo sveliamo ma è la dimostrazione, da parte della Basile Giacomini, di saper fornire al lettore quello che si aspetta da una storia come anche di sorprenderlo.

E a proposito di soprese,  lo è anche il genere del suo prossimo libro “Su ali d’aquila” , un thriller di cui alcuni estratti si possono già reperire in rete per un assaggio (in attesa della pubblicazione). Con una originale trovata dello staff di fedeli collaboratori che da tempo la assistono , infatti, a ogni personaggio è stato assegnato il volto di un attore in carne e ossa. Per il protagonista è stato scelto (chissà come mai…) uno degli attori preferiti da Flavia e potete trovarlo assieme a tutti gli altri personaggi sulla pagina Facebook  “Matt Bomer as Gregory Elliot”.

 

 

 

 

 

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