
Paura all’alba e festa interrotta poche ore dopo. L’Oktoberfest, la manifestazione popolare più grande del mondo, è stata chiusa questa mattina a seguito di un allarme bomba. La decisione è arrivata mentre in città si vivevano momenti di forte tensione: nella notte un incendio ha devastato un’abitazione nella periferia nord, seguito da esplosioni e colpi di arma da fuoco.
Secondo il quotidiano Bild, dietro al rogo ci sarebbe un uomo che avrebbe riempito di esplosivo la casa dei genitori, l’avrebbe incendiata e infine si sarebbe tolto la vita. Il suo corpo, con ferite da arma da fuoco, è stato trovato poco distante, sulle rive del lago Lerchenauer. Accanto a sé, uno zainetto con dell’esplosivo.
La vicenda ha assunto contorni ancora più inquietanti quando gli investigatori hanno rinvenuto una lettera di minacce diretta proprio all’Oktoberfest. A quel punto non c’erano alternative: «La minaccia è concreta», ha dichiarato il sindaco Dieter Reiter, annunciando la sospensione della festa almeno fino alle 17.
In poche decine di minuti, la città è stata blindata. Elicotteri in cielo, unità speciali e artificieri nelle strade, due veicoli bruciati rinvenuti nella stessa zona, anche se il collegamento con l’incendio non è ancora chiaro. Alle 9.45, la voce dei megafoni sulla Wiesn, il grande prato che ospita la festa, ha invitato tutti a lasciare l’area. I tendoni hanno chiuso le serrande, i chioschi di bratwurst hanno spento le griglie, e la folla è stata scortata fuori in un silenzio irreale.
Intanto da Roma è arrivata una prima rassicurazione: la Farnesina ha confermato che nessun cittadino italiano risulta coinvolto. «Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sentito il consolato generale a Monaco e il diplomatico è in contatto con le autorità locali».
Quest’anno l’Oktoberfest era arrivata alla 190ª edizione, capace di attrarre ogni volta sette milioni di persone. Una festa di birra, amicizie improvvisate e allegria che oggi, però, ha conosciuto un brusco arresto.
La spensieratezza, tra boccali alzati e risate sopra i tavoli di legno, è stata travolta dal suono delle sirene e dalla paura. La spensieratezza, ancora una volta, è durata poco.
I nostri amici italiani, appena rientrati da Monaco, hanno confidato: «Viene in mente di essere stati fortunati…».
Un pensiero nato dal confronto tra la gioia vissuta poche ore prima e la paura che ha travolto la città.
È il segno di quanto la spensieratezza sia fragile: basta un attimo perché un brindisi si trasformi in silenzio, una festa in evacuazione. Eppure, è proprio questa fragilità a renderla così preziosa: ogni volta che ritorna, la spensieratezza dell’Oktoberfest, tra boccali alzati, canti e amicizie improvvisate, diventa un bene raro, da custodire.
Di seguito riproponiamo l’articolo pubblicato sabato, quando l’Oktoberfest raccontava ancora solo sorrisi, brindisi e spensieratezza.