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Accademia Nazionale di Santa Cecilia – La Stagione 2019/20

L’eccellenza sul palco

Roma, 09 maggio 2019 – Il fasto, la magniloquenza di un’opera colossale, l’architettura impressionante per l’enorme organico, l’orchestrazione lussureggiante de “La grande messe des morts”, composta nel 1838 da Hector Berlioz, sono la copertina del cartellone della prossima stagione sinfonica 2019 /20 dell’Accademia di Santa Cecilia. La scelta obbedisce alla necessità di presentare sul palco lo schieramento artistico dell’Accademia al gran completo, con sul podio Antonio Pappano, e un enorme Coro, comprendente quello dell’Accademia, sotto la guida di Ciro Visco, e quello del Teatro San Carlo di Napoli istruito da Gea Garatti Ansini.
Con l’occasione è previsto l’atteso debutto ceciliano di Javier Camarena. Il 10 ottobre si potranno celebrare così i 150 anni dalla morte del compositore francese, cui l’Accademia ha dedicato altri importanti appuntamenti a formare il ciclo “Fantastico Berlioz”.
Ancora Pappano per l’Ouverture dall’opera ‘Benvenuto Cellini’ e la ‘Sinfonia Fantastica’, mentre il Direttore Ospite Principale Mikko Franck sarà sul podio per l’Ouverture da ‘Beatrice et Benedict’, soggetto ispirato a Berlioz da ‘Molto rumore per nulla’ di Shakespeare.
Ancora una ricorrenza importante sarà sottolineata dall’Accademia per i 250 anni dalla nascita di Beethoven con numerosi appuntamenti nel corso della stagione: fra gli altri, va sottolineata la proposta di due rarissime Ouverture: ‘Re Stefano’, diretta da Antonio Pappano, e ‘La Consacrazione della Casa’ diretta da Tomáš Netopil. Nel novero vanno inclusi anche il debutto sul podio del giovanissimo direttore israeliano Lahav Shani, appena nominato Direttore Principale della Israel Philharmonic e Direttore Ospite Principale dei Wiener Symphoniker che dirigerà Emanuel Ax nel ‘Concerto n. 5 “Imperatore”’. Da segnalare ancora Gianandrea Noseda che dirigerà il ‘Concerto per violino’ con Leonidas Kavakos allo strumento solista. Anche la stagione da camera ospita il violinista greco con l’integrale delle dieci ‘Sonate per violino e pianoforte’, mentre il celebre pianista, Evgeny Kissin, presenterà il Beethoven delle ‘Variazioni Eroica op. 35 e di ‘Tre Sonate’.
Un programma fittissimo impegnerà l’orchestra nella prossima stagione – la quindicesima sotto la direzione musicale di Antonio Pappano – forte di ventotto concerti sinfonici, quattordici da camera e quattro tournée europee e italiane: ben 270 giorni di musica all’insegna dell’eccellenza. Proprio questa è la linea guida principale del Sovrintendente Michele Dall’Ongaro, pronto a sottolineare quanto di nuovo, valido e talentuoso offra il campionario mondiale degli artisti per offrire al pubblico romano una passerella privilegiata.
Ecco quindi la carrellata di star della bacchetta con nomi come Juraj Valčuha, Manfred Honeck, Myung-Whun Chung, Jakub Hrůša, Pablo Heras-Casado e Gustavo Dudamel, ma ecco giovani e valenti artisti al debutto ceciano, come Susanna Mälkki attuale direttore musicale della Helsinki Philharmonic Orchestra, il torinese Antonello Manacorda, allievo di Claudio Abbado, Lahav Shani, attuale direttore della Rotterdam Philharmonic Orchestra che dal 2020 prenderà il posto di Zubin Metha alla guida della Israel Philharmonic e Michele Mariotti, considerato uno dei direttori più importanti della sua generazione.
L’Accademia dà spazio anche alla musica lirica e, con Pappano sul podio, presenterà un concerto rossiniano con arie da ‘Semiramide’ e da ‘Otello’, la ‘Sinfonia da Ermione’ e la ‘Messa di Gloria’, per un cast internazionale con Javier Camarena, Lawrence Brownlee, Federica Lombardi, Teresa Iervolino e Carlo Lepore. Il concerto sarà dedicato alla memoria di Bruno Cagli, grande esperto rossiniano e sovrintendente storico dell’Accademia (sempre in questa giornata, sarà presentata una pubblicazione degli studi rossiniani dello storico presidente dell’Accademia).
A conclusione della stagione, ecco la ‘Trilogia Tudor’ (arie selezionate da ‘Anna Bolena’, ‘Maria Stuarda’ e ‘Roberto Devereux’) di Donizetti diretta da Pappano e che segnerà l’atteso ritorno del soprano tedesco Diana Damrau.
Tre famosi direttori, MIkko Franck, Daniele Gatti e Valery Gergiev si confronteranno con ’Le Sacre du Printemps’, ‘Petruška’ e l’’Uccello di fuoco’, opere composte da Stravinskij per la compagnia dei Ballets Russes di Djaghile.
L’Accademia non tralascia nel cartellone anche la musica antica e la contemporanea con interessanti proposte sia sinfoniche che cameristiche.

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