Cultura

Misteri d’Italia. Il prof. Aldo Semerari

Sul settimanale “L’ESPRESSO” dell’11 settembre, a cura di Giancarlo De Cataldo, l’articolo “I mille misteri del Professore-In un libro la storia di Aldo Semerari, criminologo attivo tra destra estrema e camorra. La cui fine resta senza verità. Come tutta una stagione di trame”.  De Cataldo, Magistrato e autore di “Romanzo criminale”, ci parla della biografia che Corrado De Rosa ha dedicato al criminologo con l’interessante libro “La mente nera” (Sperling&Kupfer, aprile 2014, pagg.291, euro 17,00).

“La stazione di Bologna dopo lo scoppio della bomba del 2 agosto 1980 segna la vita di Aldo Semerari; quindi un romanzo nero che culmina il 1° aprile 1982 nell’atroce ritrovamento del cadavere decollato dell’illustre e controverso criminologo in territorio di Ottaviano, il feudo di Raffaele Cutolo, l’ormai declinante capo della Nuova Camorra Organizzata. Che, però, di questo delitto è innocente, vista la (tardiva) confessione del boss Umberto Ammaturo, certo non un amico né un alleato, ma anzi un rivale, di Cutolo. Corrado De Rosa, psichiatra che si definisce “scrittore occasionale”, ha dedicato a Semerari una vasta e documentata narrazione che ripercorre le tappe cruciali di un’esistenza tanto enigmatica…

Teorico della sovversione ideale, è accusato di tramare complotti, assoldare criminali in vista della costituzione di un esercito rivoluzionario, progettare attentati”. L’attività politica vera e propria, si legge nel libro, inizia a fine anni ’70 con il movimento (pag 18) “Costruiamo l’azione” che nonostante la sua portata sovversiva stenta a decollare…. per cui il Professore intuisce le potenzialità di quei rapinatori di borgata (la banda della Magliana) e gli offre un patto col diavolo: perizie compiacenti in caso di arresti, in cambio bombe in giro per Roma, rapine di autofinanziamento, sequestri di persona…. Semerari ha in mente di addestrare gruppi paramilitari nelle campagne reatine per rovesciare l’ordine costituito e capisce che per finanziare il suo progetto non è necessario sporcarsi le mani……Arrestato con l’accusa (mai provata) di complicità nella strage di Bologna del 2 agosto 1980, è provvidenzialmente scarcerato quando più voci danno per imminente un suo “crollo psicologico”. Rimesso in libertà, torna al lavoro, con una disinvoltura eccessiva che, forse, lo condurrà alla terribile fine. Riguardo proprio alla sua morte (pag.268) l’ex avvocato di Cutolo, Enrico Madonna, prima di essere anche lui ucciso, ricorda ai Magistrati, il 31 maggio 1988, di aver appreso da Vincenzo Casillo (camorrista cutoliano, ritenuto collaboratore dei Servizi per il sequestro Cirillo, che il 29 gennaio 1983, nei pressi di Forte Braschi a Roma, sede dei Servizi Segreti Militari, fu ucciso con autobomba) che “..è stato per fare un piacere a qualcuno….lasciando intendere che era opera della NCO (i cutoliani)”…..mentre Ammaturo, nel carcere di Pianosa disse (al camorrista Pietro Lago, in questi anni ancora attivo) che “l’omicidio non era cosa di Napoli, non era un fatto di camorra…. Semerari apparteneva alla massoneria….

La sua eliminazione era un piacere che gli avevano chiesto dei suoi amici, gente di fuori. Ebbi modo di poter dedurre che si trattava di un fatto politico”. Ancora, …invitato a ricordare di cosa avesse paura il suo cliente, l’Avvocato Franco Cuttica spiega che “Semerari non temeva vendette dalla criminalità….L’unico timore erano i Servizi Segreti….(che ritenevano) che lui fosse al corrente di episodi molto riservati…”. De Rosa non è troppo convinto della verità giudiziaria: troppi legami pericolosi, troppe coincidenze inquietanti, troppi suicidi inspiegabili (uno per tutti:lo stesso giorno del ritrovamento del corpo di Semerari, nella Capitale, anche la sua collaboratrice e compagna, Maria Fiorella Carraro, si tolse la vita sparandosi…. in petto con una… pistola 357 Magnum).

Il tutto in un entourage di politici e potenti, di boss e faccendieri che non può non alimentare sospetti. Quindi, un libro molto interessante, leggibile da tutti, ma soprattutto da quanti vogliano approfondire la gran tematica degli “anni di piombo”. Obbligatoria, invece, la lettura, per i tanti analisti d’intelligence che oggi proliferano……..

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