Cronaca

Operazione “Mitica”. Nove le persone arrestate per fatture false ed altro. Sequestro preventivo per 18 milioni di euro

GDF RETATABari, 18 ottobre 2017 – Erano iniziate alla fine del 2015, le indagini  che hanno assunto la denominazione convenzionale “Operazione Mitica” condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari.

Le Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, con indagini sviluppate mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, pedinamenti, appostamenti, accertamenti di natura finanziaria e patrimoniale,   hanno portato alla luce il sodalizio criminale costituito da imprenditori professionisti locali che, avvalendosi di imprese “cartiere” (società la cui attività “imprenditoriale” consiste nello stampare fatture, ovviamente false, allo scopo di frodare l’Iva e/o di ottenere fondi europei) riconducibili a prestanome, hanno posto in essere un articolato sistema di false fatturazioni, per un ammontare complessivo di oltre 107 milioni di euro.

La falsa rendicontazione contabile, aveva consentito agli associati di ottenere illeciti vantaggi fiscali, sottraendosi al pagamento delle imposte per una parte cospicua dei profitti derivanti dalle attività economiche effettivamente esercitate e di costituire riserve occulte (c.d. fondi neri), alcuni dei quali all’estero, originati dal denaro contante “di ritorno”, a fronte dei pagamenti delle false fatture ricevute.

Il profitto dell’attività illecita realizzato dalla consorteria è stimato in oltre 18 milioni di euro.

Nel giro di “affari”,  oltre alle false imprese “cartiere” sono risultate coinvolte imprese esercenti attività del settore del commercio di prodotti per telefonia e nella produzione di manufatti in cemento, il cui ruolo era quello di ricevere le false fatture delle “cartiere” e dalla società di telefonia ed emettere analoghi documenti falsi nei confronti degli imprenditori che avevano la necessità di disporre del denaro contante.

Sulla base degli elementi probatori raccolti dai Finanzieri, la Procura della Repubblica richiedeva al G.I.P. del Tribunale di Bari,  ottenendola, un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di nove persone, a vario titolo,  per i reati di “associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, alla dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, alla dichiarazione infedele e all’omessa dichiarazione ai fini delle imposte dirette e dell’ I.V.A., all’ occultamento e alla distruzione di documenti contabili nonché per i corrispondenti reati-fine ed il delitto di simulazione di reato.” Con il provvedimento, veniva disposto il sequestro di beni per l’importo di di 18 milioni di euro, finalizzato alla confisca.

Il provvedimento veniva eseguito all’alba dagli stessi militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari.

Gli investigatori proseguono nelle indagini.

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