Cronaca

Ancora un’aggressione armata ai passanti! Sono quattro i Carabinieri accoltellati!

Fino a quando deve durare?

Roma, 9 settembre – Roma ancora teatro di violenza. Nel pomeriggio, in Piazza della Libertà nel quartiere Prati, un clochard tedesco, armato di martello e coltello, ha iniziato a minacciare i passanti che hanno chiamato il “112”.

Immediato l’intervento delle autoradio dei Carabinieri, fra cui anche il  comandante del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Roma, il T.Colonnello Claudio Rubertà.

I militari dell’Arma hanno tentato di avvicinarsi per calmare l’uomo e disarmarlo ma questi si è scagliato addosso ai Carabinieri menando fendenti ferendo  il T.Colonnello  e tre sottufficiali prima di essere immobilizzato e neutralizzato.

I Carabinieri  feriti sono stati trasportati negli  ospedali di S. Spirito e San Carlo di Nancy.

Il T.Colonnello Rubertà, in codice rosso,  è stato operato e ricoverato  all’Ospedale  S. Spirito per “lesioni all’addome ed al fianco” insieme da  un sottufficiale, anch’egli  ricoverato in codice giallo per “ferite multiple”. Gli altri due sottufficiali, sono stati ricoverati al San Carlo di Nancy in codice verde con ferite superficiali.

La redazione di “www.attualita.it” formula gli auguri di pronta guarigione ai Carabinieri feriti, agli eroi moderni di TUTTE le Forze dell’Ordine  compresi i Vigili del Fuoco e Polizia Locale  non celebrati, ma che ancora esistono, facendo il proprio dovere con il rischio della vita.

Detto questo, una riflessione: sempre più spesso, dobbiamo occuparci di cronaca per azioni violente ad opera di individui armati di coltelli o machete. Solo nel mese di settembre, a Jesi un nigeriano ha ferito con il machete il capitano dei Carabinieri Mauro Epifani e due giorni un cittadino gambiano,  armato di coltello e martello, proprio come il clochard tedesco  di oggi, che solo il tempestino intervento della Polizia ha evitato la strage che lo straniero stava per compiere in danno di una pacifica famiglia in macchina!

Ora, la solita sceneggiata delle autorità politiche che, prima consentono il verificarsi di questi eventi, poi si fanno fotografare vicino ai feriti.

Fino a quando le Forze dell’Ordine riusciranno a controllarsi? Poi crocifiggiamo – senza voler giustificare – il Carabiniere per la disgrazia di Napoli!

E l’uomo comune, se la Polizia non arriva in tempo, cosa deve fare per difendersi?  O forse anche questo fa parte di un piano per portare all’esasperazione i cittadini inermi ed invogliarli ad autodifendersi?

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