Cosa nostra, lotta alla mafia: se ne parla a Vallecupola, in provincia di Rieti
Nel borgo medievale sospeso tra le Valli del Salto e del Turano in provincia di Rieti, la Biblioteca Casa Museo “Angelo Di Mario” ospita la presentazione del libro che racconta il legame tra il giudice Giovanni Falcone e l’avvocato Vespaziani. Un evento che unisce la memoria della lotta alla mafia all’eredità artistica e culturale di uno dei più grandi poeti e scultori italiani

Tra memoria e bellezza: a Vallecupola, in provincia di Rieti, il dialogo tra Falcone e Vespaziani e l’eredità di Angelo Di Mario. C’è un filo sottile che unisce la giustizia, la memoria e l’arte. Martedì 12 agosto, alle ore 17.00, nella quiete di Vallecupola, piccolo borgo medievale in provincia di Rieti, sospeso a mille metri tra le Valli del Salto e del Turano, questo filo prenderà forma nella Biblioteca Casa Museo “Angelo Di Mario”, dove verrà presentato il libro Falcone e Vespaziani, di Amalia Mancini.
Ad aprire l’incontro sarà la direttrice della Biblioteca e giornalista Maria Grazia Di Mario, custode della memoria del figlio più illustre del borgo. Seguiranno gli interventi del poeta e critico letterario Sandro Angelucci, membro del Circolo IPLAC, e dell’avvocato Giovanni Vespaziani, che racconterà la sua collaborazione con il giudice Giovanni Falcone, restituendo al pubblico non solo pagine di storia giudiziaria, ma anche il senso umano e civile di un rapporto che ha attraversato una delle stagioni più complesse della lotta alla mafia.
Cosa Nostra a Vallecupola, se ne parla alla presentazione del libro della giornalista e saggista Amalia Mancini
Evento inserito nella Rassegna Tra Natura e Letteratura, Festival letterario che ha l’ambizione di estendersi lungo tutto il corso dell’anno affrontando anche tematiche di attualità e rigenerazione dei territori. Una occasione importante per tornare a discutere di mafie e illegalità, ma anche di giustizia, speranza, coraggio, determinazione e integrità, con l’autrice e con l’avvocato Giovanni Vespaziani protagonista di una vicenda importante altrimenti trascurata; il volume racconta la storia della collaborazione tra l’avvocato Vespaziani e il noto magistrato, nell’ambito degli interrogatori al collaboratore di Giustizia Antonino Calderone.

In un passo del libro, Vespaziani: “Tutto iniziò in una calda giornata del 1988, tra Rieti e Roma avevo compiuto passi importanti da gigante nella mia carriera, tanto che all’epoca ero presidente dell’ordine degli avvocati del Foro di Rieti, per poi trasferirmi al Foro di Roma. Ricordo che quella giornata non aveva nulla di diverso dalle altre: il mio lavoro proseguiva spedito, non mi sarei aspettato di ricevere una chiamata al telefono di Falcone. Presidente, io la devo nominare difensore di un pentito di mafia, di un collaboratore di giustizia che si trova nel carcere di Rieti”.
Da quel momento partirono gli interrogatori che portarono a ben 867 pagine di deposizione, Calderone (si spiega nel libro) possedeva una enciclopedia di informazioni più vasta di Buscetta, fu grazie alle rivelazioni che fornì (alla presenza di Giovanni Vespaziani) che Falcone sarebbe riuscito a imbastire il maxi processo contro la mafia (che gli costerà poi la vita).
Oggi Vespaziani è un avvocato di novantaquattro anni, nato in un piccolo borgo della Provincia di Rieti, a Castel di Tora, è originario per parte materna di Vallecupola; il libro racconta anche le sue origini e la sua famiglia e di come, queste, abbiano influenzato il suo percorso umano e professionale.

Falcone e Vespaziani Unalleanza per la verità
La straordinaria collaborazione tra il Magistrato e lAvvocato reatino
Chi è l’Avv. Giovanni Vespaziani
Nato in una famiglia numerosa e quintogenito di otto figli, vuole studiare e ce la mette tutta, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, si laurea con il massimo dei voti, si iscrive all’Albo degli Avvocati di Rieti e consegue l’abilitazione per esame e non per anzianità. Nel 1978 con sua moglie, l’avvocato Elena Fiordeponti, apre uno studio legale associato che si occupa prevalentemente della confisca e del sequestro dei beni di indiziati, o condannati per associazione mafiosa. Una scelta quella di Giovanni Falcone dunque non “casuale”, ma ben ponderata.
Giovanni Vespaziani sarà un sindaco illuminato del suo borgo natio, Castel di Tora, per 26 anni; dal 2005 ne sarà Sindaco emerito; amico fraterno di don Pierino Gelmini a Castel di Tora apre un’altra comunità incontro per ragazzi tossicodipendenti; è stato anche co-fondatore dell’Associazione I borghi più belli d’Italia, promossa dalla Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, della quale è per un decennio membro del Consiglio direttivo, ha avuto il merito di avervi iscritto Castel di Tora, invitando tutti i sindaci d’Italia a seguire il suo esempio.
Biblioteca Casa Museo “Angelo Di Mario”
La Biblioteca Angelo Di Mario, con questa iniziativa, proseguirà la sua missione nella valorizzazione del territorio delle Valli del Salto e del Turano e delle sue Personalità. A seguire un buffet a base di caffè e dolci tipici donati da Faraglia (Torrefazione-Rieti) e Da Gessy (Biscotteria. Cioccolateria – Nazzano). Partner dell’iniziativa le Associazioni “Iplac” presieduta da Maria Rizzi e “Iter” di Mimmo Micarelli (Osteria Nuova-Roma).

Il libro, frutto di testimonianze dirette e di un’attenta ricostruzione, racconta l’impegno, il coraggio e il rigore morale che animarono uomini capaci di sfidare il potere criminale, con la forza silenziosa di chi crede nella verità e nella legge.
“La Biblioteca si propone di valorizzare il territorio della Valle del Salto e del Turano attraverso le sue eccellenze, _ ha detto Maria Grazia Di Mario_ dando voce a figure di rilievo come la giornalista e saggista Amalia Mancini, pluripremiata per il suo impegno culturale, e l’avvocato Giovanni Vespaziani, esempio di integrità morale, professionista di alto profilo e già sindaco di Castel di Tora. Dal 19 al 20 settembre, presso la Sala Cavour del Comune di Bolsena, il Comune ospiterà una mostra personale di scultura dedicata ad Angelo di Mario, mio padre, si parlerà anche di poesia e di studi etruschi, intrecciando arte, letteratura e ricerca storica”. Tra le sue opere più affascinanti spiccano le sculture a doppia lettura: viste da un lato rivelano un volto, una figura o un simbolo; osservate dall’altro svelano un’immagine completamente diversa. È come se la materia, nelle sue mani, custodisse due storie e due anime, pronte a dialogare tra loro nello spazio.
Il 12 agosto, in questo scrigno di storia e arte, la voce della giustizia e quella della bellezza si incontreranno. Falcone e Vespaziani non sarà solo la presentazione di un libro, ma un omaggio alla memoria di chi ha servito il Paese con integrità, e un invito a custodire, come fanno le pietre di Vallecupola, ciò che non deve essere dimenticato.
Vallecupola, un paese arroccato sugli Appennini Laziali tra storia e leggenda
Sospesa tra cielo e monti, Vallecupola è un borgo in cui il tempo sembra essersi fermato. Il centro storico conserva resti di fortificazioni medievali, capitelli romanici e un impianto architettonico che racconta secoli di vicende, dal dominio dell’abbazia di San Salvatore Maggiore alle trasformazioni seguite all’Unità d’Italia.
Secondo le ricerche di Di Mario, il nome stesso del paese affonda in culti arcaico-orientali, legati alla dea Kubaba – divenuta poi Cibele – e alla grande divinità etrusca Turan. Un legame simbolico con la memoria più antica, che oggi si rinnova in ogni iniziativa culturale ospitata dalla Biblioteca.
Vallecupola, paesino in provincia di Rieti
Vallecupola è una frazione del comune di Rocca Sinibalda, in provincia di Rieti tra il Lago del Salto e Lago del Turano. Si tratta di un piccolo borgo medievale a circa 1000 metri di altitudine, immerso nella natura incontaminata della Sabina.
Storia e Cultura
- Origini antiche: le prime notizie sul castello di Vallecupola risalgono al XIII secolo, quando il borgo era parte della signoria territoriale dell’abbazia di San Salvatore Maggiore. Fino al 1816, Vallecupola è stato un centro autonomo, prima di essere annesso ad altri comuni e infine a Rocca Sinibalda.
- Architettura e patrimonio artistico: ll centro storico conserva la sua tipica struttura medievale, con una strada principale a gradoni e una serie di vicoli. Il paese vanta due chiese parrocchiali, la Chiesa di Santa Croce e la Chiesa di Santa Maria della Neve. Quest’ultima custodiva una pregevole croce processionale cinquecentesca in argento sbalzato, attribuita a Jacopo Del Duca (collaboratore di Michelangelo), che è stata poi trasferita nel Duomo di Rieti.
- Biblioteca e Casa Museo Angelo Di Mario: una delle attrazioni culturali più importanti è la Biblioteca e Casa Museo Angelo Di Mario, che raccoglie circa 9000 volumi e riviste. L’obiettivo della biblioteca è quello di rivitalizzare il piccolo borgo, promuovendo la crescita culturale e la conoscenza del territorio.
Natura e Attività a Vallecupola
- Paesaggio rurale: il territorio di Vallecupola è caratterizzato da un paesaggio rurale quasi intatto, con i cosiddetti “Campi Chiusi”, appezzamenti delimitati da siepi. Questo ambiente è il risultato di secoli di attività agro-pastorali, ancora oggi praticate.
- Escursionismo: il borgo è un punto di partenza ideale per gli escursionisti, trovandosi vicino alla Riserva Naturale del Monte Navegna e Monte Cervia. Tra i percorsi più noti, c’è il sentiero naturalistico di Fonte Raina verso il Monte Cervia.
- Sentieri storici: Vallecupola è un vero e proprio crocevia di antichi itinerari. Qui passano il Sentiero Italia (che proviene dal Terminillo e prosegue verso la valle del Turano) e il Cammino Naturale dei Parchi (che da Roma arriva fino a L’Aquila).
- Eventi e Tradizioni: il paese è attivo nell’organizzazione di eventi che celebrano le tradizioni locali e la cultura. Tra gli eventi recenti o ricorrenti ci sono il “Cammino della Madonna di Pagaret”, il “Presepe dei Pastori” e diverse manifestazioni musicali e culturali come “èvvivaVallecupola”.