Ciclismo: è Nibali il 99° Giro d’Italia

Roma, 30 maggio – Poco meno di una settimana fa c’eravamo lasciati con l’augurio di Paolo Bettini che auspicava quanto meno un tentativo d’impresa di Nibali, per addolcire un Giro che fino alla crono dell’Alpe di Siusi era stato avaro di soddisfazioni per il Campione d’Italia.

La bellezza del ciclismo sta proprio in questo che niente è scontato e quello che un giorno è crisi nera il giorno successivo può tramutarsi in inaspettato trionfo.

Vincenzo Nibali ha saputo nell’ultima settimana rigenerarsi soprattutto mentalmente perché la forma fisica, che aveva destato qualche perplessità nei primi due terzi della corsa, è esplosa al momento giusto  e di questo il merito è anche del preparatore Paolo Slongo.

Dobbiamo anche dire che questo Giro ha ricordato, fatte le debite proporzioni coi tempi odierni, alcune edizioni del passato proprio per il rovesciamento delle situazioni più acclarate; significativo il ricordo di Fausto Coppi nel ’53 quando beffò Koblet o anche Bartali al Tour del ’48, dove il suo trionfo salvò l’Italia da una probabile guerra civile.

Tornando allo Squalo siciliano la scossa determinante l’ha data venerdì scorso nella tappa del Colle dell’Agnello, andando a vincere la 19° tappa portandosi ad appena  44’’ dal colombiano Chaves, nel giorno in cui il forte olandese Kruijswjik ha perso la maglia rosa complice anche una brutta caduta in mezzo alla neve appena scollinato la cima Coppi.

Sabato poi il capolavoro sul colle della Lombarda con un’azione potente in progressione che ha schiantato tutti i suoi avversari; una vera crono-scalata è sembrata, coll’apoteosi finale a Sant’Anna di Vinadio.

Il primo obiettivo stagionale di Nibali è stato centrato, ora andrà al Tour per affinare una condizione che deve essere massimale alle Olimpiadi di Rio a metà agosto dove si svolgerà la prova su strada su un percorso particolarmente impegnativo.

Nel fare i complimenti alla perfetta organizzazione di Mauro Vegni, consentiteci due ultime annotazioni: la grande dedizione dell’Astana tutta e di Michele Scarponi in particolare per il sostegno morale e tecnico al proprio capitano Nibali e la commovente sportività dei coniugi Chaves, genitori di Esteban, che hanno calorosamente abbracciato all’arrivo a Sant’Anna lo Squalo nonostante avesse tolto la maglia rosa al loro figliolo, riconoscendone la sua superiorità.

Cose che succedono, e non di rado, solo nel ciclismo!

Appuntamento al prossimo anno nell’edizione numero 100, ma prima di allora avremo modo di commentare il Tour e, come detto, la prova su strada delle Olimpiadi brasiliane.  

  

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