Coppa Italia da riformare

Perché non fare come in Germania, dove l’impresa del Saarbrukken è stata facilitata anche dal regolamento?

Roma, 2 novembre 2023 – Il Saarbrucken, squadra di terza serie tedesca, elimina il grande Bayern Monaco ai sedicesimi della Coppa di Germania e tutti, giustamente, gridano all’impresa.

Sottolineando che questo è il bello del calcio, che Davide ha di nuovo sconfitto Golia e via discorrendo.

Ma nessuno sottolinea che l’impresa del Saarbrukken è legata anche al fatto che in Coppa di Germania sono le grandi ad andare a giocare partite da dentro o fuori sul campo delle piccole.

Cioè che lì si fa il contrario di quanto accade da noi, dove invece le grandi o le più forti hanno la regalia di giocarsi la partita secca sul proprio campo.

Poi, è chiaro, possono arrivare eliminazioni a sorpresa anche nella nostra Coppa Italia, dove l’anno scorso la Cremonese buttò fuori prima il Napoli e poi la Roma.

Ma la sportività e l’imprevedibilità delle partite sarebbero più tutelate e garantite facendo come in Germania, non come avviene da noi.

Tra l’altro avremmo anche più stadi pieni, visto che quando un Milan, una Juventus, un’Inter, un Napoli, una Roma o una Lazio vanno a giocare sul campo di una medio-piccola, che cova la speranza di eliminarle, chi è che non va allo stadio?

Nelle grandi città e nei loro grandi stadi, invece, le partite della Coppa Italia si giocano spesso nel deserto.

Senza quelle cornici di folla che rendono ancora di più il calcio uno sport bello e attraente, anche televisivamente parlando.

Perché in Tv si gusta di più una partita che ha il sapore dell’imprevedibilità del risultato giocata in uno stadio pieno di folla e di entusiasmo che una quasi scontata in partenza e nel vuoto di spalti freddi.

Viva il Saarbrukken e i suoi calciatori (che vediamo in festa nella foto) ma con la speranza che il regolamento della Coppa di Germania venga adottato anche per la nostra Coppa Italia.

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