Calcio Femminile Mondiali francesi – Girelli come Chinaglia

Roma, 14 Giugno 2019 – Le donne italiani ci sanno veramente fare con il pallone.
A Reims, seconda partita della Nazionale azzurra in rosa ai Mondiali francesi e secondo successo consecutivo. Questa volta per 5-0 contro una Giamaica per niente male, reduce di una sconfitta di misura dal Brasile dopo essere stata in vantaggio per 2-0. La vittoria consente alle azzurre di Daniela Bertolini portarsi al primo posto nel girone C e qualificarsi per gli Ottavi di Finale con un turno in anticipo, qualsiasi fosse il risultato contro il Brasile.
Una partita facile-facile?
Niente affatto, una partita combattuta dal primo all’ultimo minuto.
Piacevole agonisticamente e tecnicamente che ha confermato tutto il valore di questa squadra, delle sue giocatrici, del suo staff tecnico che giustamente può guardare molto lontano anche per la presenza di autentici talenti. Per tutti la “Capitana” Sara Gama che ha saputo domare un’avversaria considerata come un super campione. Ovvero Khadja Bunny Shaw, 22 enne fenomeno fisico-tecnico appena ingaggiata dal Bordeaux per via delle 31 reti realizzate il 24 partite. Una sorta di Usain Bolt al femminile, incontenibili. Bene la Gama l’ha magnificamente annullata, prendendosi anche al 58’ un calcione in pieno viso che avrebbe potuto mandarla all’ospedale. Invece la ragazza juventina si è rimessa come nulla forse accaduto ed ha saputo continuare a dirigere la difesa azzurra. Il rischio di perderla c’è stato. Sarebbe stato un grande guaio per le ambizioni altissime di questa squadra.
Se contro l’Australia è stato il grande giorno di Barbara Bonansea e delle sue due reti vittoriose, oggi è stata la volta di Tiziana Girelli: 3 reti 3!
Ciò che rende, comunque, questa ragazza anche lei marcata Juventus, è per il contributo atipico che dà alla squadra. Si tratta, infatti, di una ragazzona sicuramente aitante sul metro e ottanta, dotata di due ottimi piedi e la voglia di correre e giocare e segnare. Non è una punta, ma
e come se lo fosse. È una sorta di trequartista che si trova in ogni parte del campo, che ritorna, imposta e segue. Attorno all’area di rigore, avversaria con il fisico apre varchi e con i piedi o la testa conclude. In quella zona del campo ricorda il Bobo Vieri, il Chinaglia soprattutto. Oggi le tre reti in fila fra primo e secondo tempo, sono arrivate: al 9’ su un rigore tirato due volte (l’ottimo arbitro neozelandese Keighsley lo ha tatto ripetere perche il Numero Uno giamaicano Schneider, si era mosso in anticipo) in modo egregio. Al 24’ su un’irruzione prepotente di coscia su calcio d’angolo; al 1’ della ripresa su un colpo di testa che ha anticipato l’intervento del portiere. Ma tutte le reti azzurre sono state bellissime e frutto di manovre ben concertate. Al 64’ la sciabolata di esterno destro da 25 metri della appena subentrata Galli si è infialata imparabile all’incrocio dei pali mentre all’80’, per il 5-0, la stessa Gali ha driblato finanche il portiere.
Le azzurre in rosa andranno sicuramente lontano perché hanno tutti i titoli dalla loro parte. Giocano un calcio moderno, fatto di possesso palla intelligente, di palleggio, di agonismo, di pressing e tanta passione. Che si può volere di più?
Il CT maschile Roberto Mancini sarà sicuramente contento. Non è più solo a predicare nel deserto.
Giocare divertendo sé stessi e chi osserva, si può. Anche vincendo!

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