Rugby

Six Nations 2024: Trionfa l’Irlanda.

Sugli scudi le due nazioni tricolori.

Roma, 17 marzo 2024

 

L’Irlanda conquista, con assoluto merito, per il secondo anno consecutivo il Torneo delle Sei Nazioni.

Ma la vera sorpresa arriva dagli Azzurri che, nel match di ieri a Cardiff, hanno sbaragliato il Galles (21-24).

L’Italia conclude il prestigioso Torneo con il bilancio più positivo di sempre – in 5 partite, due successi pieni ed un pareggio (13-13 in Francia) che avrebbe dovuto essere ancora una vittoria, non fosse stato per il palo colpito da Garbisi, a tempo scaduto.

Al di là del risultato e dei brillanti responsi statistici di ieri, a stupire è la qualità della sostanza di gioco proposta dal CT argentino Gonzalo Quesada e realizzata in poche settimane.

Una dimensione diversa, molto italica, che ha indotto molti analisti d’oltralpe a usare il superlativo “Bellissima” a proposito del XV italiano.

Mentre il XV tricolore irlandese (arancione-bianco-verde) è assurto a capofila mondiale di un gioco multifase che svolge irresistibilmente ormai a memoria, lasciando poco spazio agli avversari.

Un gioco fisico, ma anche tecnico.

 

LINEA ARRETRATA IRRESISTIBILE

L’Italia si sta dimostrando una formazione che poggia le sue fortune soprattutto su una linea arretrata di altissimo spessore tecnico e fisico.

Non c’è alcun altro XV in circolazione che possa contare su almeno 10 giocatori del livello individuale di quelli della selezione orchestrata da Gonzalo Quesada.

Contro il Galles, ieri al Principality Stadium di Cardiff, si temeva che l’assenza del match winner azzurro 2022 Ange Capuozzo – per un una lieve frattura ad un mignolo – avrebbe privato l’Italia di un’arma essenziale sia difensiva che offensiva.

Invece, alla resa dei conti, il suo sostituto Lorenzo Pani- 21enne estremo fiorentino di nascita (ad esser più precisi pratese), così come la coppia dei fratelli Cannone – lo fatto poco rimpiangere, realizzando, per giunta, una favolosa meta frutto corale di un azione splendida e spettacolare a tutto campo.

Così come ugualmente spettacolosa è stata la meta dell’ala azzurra Monty Ioane realizzata da una linea arretrata che può contare di elementi della caratura di Menoncello e Nacho Brex (man of the match dele ultime due partite).

Se poi si considera il forfait (momentaneo) di Allan fra le altre ipotesi alternative, appare ancora più evidente come nascano le attuali fortune azzurre, tricolori come quelle irlandesi.

 

PAOLO GARBISI, LEONE-PLACCANTE

Un dettaglio, di non poco conto, è che l’orchestra arretrata azzurra si avvale dell’apporto inestimabile di Paolo Garbisi.

Il mediano di apertura veneziano è dotato atleticamente e tecnicamente come pochi in giro per il globo, e non a caso i francesi continuano a tenerselo stretto fra Montpellier e Tolone.

Un leone-placcante che non si tira mai indietro, dotato di mani e piedi fatati.

Dunque il Sei Nazioni 2024 ci lascia questa squadra.

Naturalmente ci deve essere anche tutto il resto, cominciando dal possesso del pallone e dalla gestione dei mediani.

I problemi di Quesada sono di orchestrazione. Partendo soprattutto dai mediani.

Lavori in corso. Al momento il modello del mediano di mischia adeguato è il problema di tutti al mondo.

E’ troppo delicato e complicato il raccordo fra avanti e trequarti, una volta ottenuto il possesso.

La tendenza attuale di ricorrere, troppo di frequente, al calcio del mediano di mischia sorvolando il proprio pack, è dannoso alla fluidità dell’attacco e finisce per consegnare il pallone all’avversario e non il contrario.

Si tratta di giocate con lunghi momenti statici che sono un vero e proprio antirugby e che non portano da nessuna parte.

Più che mediani più svelti c’è necessita di limitare il ricorso a tali giocate che – anche ieri con Varney – hanno creato occasioni suicide.

Per il resto, è migliorato il rendimento degli avanti azzurri in mischia chiusa, dove almeno in tre occasioni la spinta azzurra ha indotto di penalizzazioni del pack gallese.

Ruzza ha conquistato le palle aeree che gli sono state indirizzate.

Lui, ed il pack azzurro, attentissimi a placcare tutto il placcabile cominciando da Capitan Lamaro.

Insomma: “Chi ben finisce è alla metà dell’opera!

 

Classifica finale 2024: IRLANDA 20, FRANCIA 16, INGHILTERRA 14, SCOZIA 12, ITALIA 11, GALLES 4.

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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