Tematiche etico-sociali

40° anniversario della costituzione dei Carabinieri Gruppo Intervento Speciale – AMPIA GALLERIA FOTOGRAFICA

Roma, 26 ottobre 2018 – All’interno della Caserma sede del Comando Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro” intitolata all’Eroe “Salvo D’Acquisto”, si è svolta la cerimonia  per la ricorrenza dei 40 anni della costituzione del Gruppo Intervento Speciale (G.I.S.), voluta dall’allora Ministro dell’Interno, Francesco Cossiga, con una loro specifica araldica, costituita da  ali spiegate color oro, con paracadute, sul quale in posizione centrale è sovrimposto un gladio con la punta rivolta verso il basso, il tutto su sfondo nero. Sopra campeggia la fiamma dell’Arma dei Carabinieri che, oltre all’Istituzione di appartenenza, rappresenta la continuità delle sue tradizioni. Le ali spiegate fanno riferimento anche all’estrema mobilità e rapidità d’intervento dell’unità. Il paracadute indica l’appartenenza del G.I.S. alle aviotruppe ed il gladio romano a doppia lama ne richiama quella alle Forze Speciali italiane.

Proprio per testimoniare l’importanza e apprezzamento dei G.I.S., accolti dal Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri, alla cerimonia hanno presenziato i Ministri della  Difesa, Elisabetta Trenta e dell’Interno Matteo Salvini, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano.

Presenti anche i già Comandante Generale Luciano Gottardo e Tullio Del Sette nonchè i rappresentanti delle Forze Speciali nazionali ed estere, a testimonianza della considerazione professionale che il reparto ha saputo conquistarsi sul campo in tanti anni di attività.

La circostanza è servita anche per ribadire l’estraneità dell’Istituzione nella  vicenda che in questi giorni  vede coinvolti alcuni appartenenti all’Arma e la cui responsabilità deve essere ancora accertata e, se ne viene provata la colpevolezza, severamente punita dall’Autorità Giudiziaria.

Il Comandante Generale, nel corso del proprio intervento, ha sottolineato come il G.I.S. operi mosso dal desiderio di servire. “Uomini del dovere che mettono i loro diritti in secondo piano dietro quelli dei cittadini”. Non super uomini, ma degli uomini consapevoli.  Riprendendo il motto del G.I.S. “nella virtù del singolo trae la forza il gruppo – In Singuli virtute aciei vis –  l’Arma tutti i giorni si deve ricordare – ha concluso il generale Nistri – che è nella virtù dei 110.000 uomini che compongono la nostra Istituzione che abbiamo tratto, che traiamo e che trarremo sempre la forza per continuare a servire le istituzioni. Nella virtù di 110.000 uomini, che sono molti, ma molti di più,  dei pochi che possono dimenticare la strada della virtù”

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Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Graziano, ha portato i saluti ed espresso l’apprezzamento delle Forze Armate, che Egli rappresenta.

Il Ministro Salvini, nel suo breve intervento, ha ringraziato gli operatori e tutti i loro familiari e ha ricordato che il suo dovere di Ministro è di dare all’Arma non solo uomini e mezzi ma “il rispetto. Il senso dell’onore e il senso del rispetto”. Non ammetterò mai – ha proseguito – che l’eventuale errore di uno permetta di infangare il sacrificio e l’impegno di centinaia di migliaia di ragazzi e di ragazze in divisa”. Ha concluso ringraziando gli uomini del G.I.S. per il loro anteporre la fedeltà al Paese all’interesse proprio e della famiglia.

Infine ha preso la parola il Ministro della Difesa. Dopo aver rivolto un “saluto speciale al Comandante del GIS e ai suoi uomini”, a cui ha espresso “il più vivo apprezzamento per la professionalità, il senso del dovere, il coraggio e l’esemplarità con cui svolgono i loro delicatissimi compiti”. Ha quindi rivolto un saluto agli operatori del G.I.S. non più in servizio  e ha ripercorso brevemente la storia del G.I.S.: dalla sua nascita, il 6 febbraio 1978, in piena emergenza terrorismo, per idea, impulso e direttiva dell’allora Ministro dell’Interno Francesco Cossiga, al “battesimo operativo” nel dicembre 1980, in occasione della rivolta dei detenuti nel carcere di Trani, ai numerosi e più recenti successi nella cattura di latitanti e sequestratori, nonché nella neutralizzazione di pericolosi terroristi. Siate consapevoli di rappresentare nel panorama nazionale e internazionale una forza di altissima specializzazione di cui l’Italia è orgogliosa.

Il Ministro Trenta ha sottolineato “l’attenzione del Governo verso tutto l’Arma dei Carabinieri, che è sempre stata ed è vicina al cittadino e ogni singolo carabiniere è sempre stato ed è punto di riferimento per i cittadini onesti, esempio in termini di rettitudine e integrità…ma laddove si accerti l’avvenuta negazione di questi valori si deve agire ed accertare la verità isolando i responsabili allo scopo di ristabilire il sentimento di fiducia nei confronti dei cittadini verso l’Arma dei carabinieri e delle Istituzioni”.

Il Ministro ha concluso “rinnovando il più sentito apprezzamento al G.I.S. e a tutta l’Arma dei Carabinieri per l’attività svolta”.

Nel corso della cerimonia sono stati consegnati un Encomio Solenne  al Reparto, quale prima attestazione di merito, e  un attestato all’ultimo operatore tuttora effettivo al Reparto, che è stato tra i fondatori del Gruppo.

Essa si è conclusa con una spettacolare esercitazione di liberazione di ostaggi da un edificio, alla quale hanno preso parte per il supporto tattico anche i carabinieri paracadutisti del 1° Reggimento “Tuscania”, oltre alle Aliquote di Primo Intervento (API) e alle Squadre Operative di Supporto (SOS) e assetti dell’Organizzazione Mobile, elicotteristici, investigativi, specialistici e territoriali dell’Arma.

A seguire, al termine della cerimonia, le Autorità si sono spostate all’interno dei Saloni di Rappresentanza del Comando Unità Mobili e Specializzate dove, alla presenza dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane Matteo Del Fante e del Responsabile Corporate Affairs Giuseppe Lasco è stato presentato un francobollo dedicato ai 40 anni del G.I.S.. Il francobollo, che fa parte della serie tematica “il senso civico”, rappresenta un  omaggio e un segno di riconoscenza nei confronti di un reparto militare altamente specializzato che svolge un lavoro straordinariamente prezioso al servizio della collettività.

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