Tematiche etico-sociali

Quasi ininterrotto lo sciame sismico in provincia di Perugia e Pesaro

Roma, 25 marzo – Continua quasi ininterrotto lo sciame sismico che interessa la faglia appenninica particolarmente concentrata nella zona di Metauro e Città di Castello, interessate da oltre 45 scosse in tre giorni, fortunatamente tutte senza provocare danni.

L’intensità varia ma non supera il magnitudo 3, se non in pochi casi come stanotte quando alle  4,20 a Città di Castello, è stata di intensità 3,2.

Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha dichiarato: ”Il settore dell’Appennino che va dalla zona di Gubbio a Città di Castello, tra le province di Perugia e Pesaro Urbino, è molto attivo dal punto di vista sismologico e per  noi  è un laboratorio naturale, nel quale abbiamo installato molto strumenti. E’ infatti una zona nella quale la sismicità è quasi continua e che stiamo studiando in dettaglio”,  proseguendo ”Sono stati registrati terremoti di magnitudo compresa fra -0,7 e 3,8, proprio grazie alla fitta rete di strumenti che abbiamo in quella zona. Un gruppo di ricerca dell’Ingv ha recentemente studiato e localizzato con precisione tutti i terremoti avvenuti nella zona, identificando una faglia abbastanza superficiale e stretta poche centinaia di metri.La sequenza degli ultimi terremoti sembrerebbe la continuazione di questa faglia, come se un’altra piccola parte di essa fosse tornata a muoversi”. Aggiunge Amato “Il fenomeno che gli esperti stanno osservando è una sismicità che migra lentamente e che adesso sembra spostarsi più a Nord. Grazie alla rete capillare di strumenti che sorveglia la zona al centro dello sciame sismico, i sismologi dell’Ingv sono già al lavoro per analizzare la faglia. Allo stato attuale delle conoscenze, potrebbe essere la stessa faglia che si era attivata nel 2010 oppure una faglia adiacente: lo stiamo verificando”.

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