Calcio

Evviva, dalla Cina un Milan italianissimo!

calcio milan esulta crajova 2017Roma, 4 agosto 2017  – Dominando  con un netto 2-0 il Craiova, ieri notte a San Siro il Milan ha superato il terzo turno dei Preliminari di Europa League ed oggi alle ore 13  saprà dai sorteggi quale sarà l’avversario che il 17 agosto affronterà per conquistare l’ingresso nella fase a giorni della importante competizione europea.

Intanto  il Milan, grazie alle operazioni di  mercato ed all’ 1-0 realizzato nella gara di andata in Romania,  ha già conquistato il pubblico rossonero presentandosi al Meazza  in una folla record di oltre 65.000 spettatori, nonostante la calura soffocante che ha obbligato l’arbitro ad interrompere in due occasione la partita per consentire ai giocatori di rifornirsi d’acqua.

Contro un Craiova, club illustre con 4 scudetti, e ben preparato  dal lombardo Devis  Mangia ( a 37 anni più giovane allenatore di Serie A dopo Vincenzo Montella) il Milan ha giocato una gara perfetta sotto ogni profilo. Soprattutto è piaciuto molto.

La nuova proprietà cinese procurata da Berlusconi sta lavorando egregiamente.

Per principio non bisogna guardare con disdegno la tendenza del calcio odierno a globalizzarsi.  È stato inevitabile l’addio al calcio tradizionale di un tempo fatto di un rapporto molto stretto fra  lo spettatore, la maglia,  il  disinteresse  economico del presidente,  i giocatori simbolo dei colori. È necessario, però, che  a garantire  che per  trascinare il pubblico sugli spalti e invogliarlo a spendere in biglietti  e marketing,  si reinstauri il senso di appartenenza  fra la squadra ed il tifoso.

Non è sufficiente  ottenere solo un grande show realizzato  da personaggi che non hanno nulla di simbolico, predisponendo attorno ad uno stadio di proprietà,  strutture di ogni tipo  con annessi e connessi da sfruttare commercialmente.

Sì, dunque,  alla proprietà straniera, a patto che sia apportatrice di qualcosa di valore esistenziale. Non prendere (astutamente) soltanto per poi, eventualmente, scappare…..

In questo senso il nuovo Milan è un vero modello di lungimiranza.

È la testimonianza che si può fare bussinness nel  calcio,  arricchendosi  senza fare terra bruciata.

Il Milan  attuale è un club che arricchisce il calcio italiano non lo depaupera. È una squadra che più italiana e vicina ai valori che cerca la gente, non potrebbe essere. Una fucina di giocatori che rappresentano un futuro sicuro per la Nazionale. 

Esaminiamola questa squadra, vista all’opera ieri notte.

L’ex terzino bergamasco Andrea Conti, offrirà in azzurro a lungo (ha 23 anni) quello che da tempo si cerca sulla fascia destra. Un elemento che difende,  copre, rilancia e si presenta puntualmente, lucido  in zona rete.  Un gioiello già scoperto da C.T. azzurro Gian Piero Ventura.  Altro che i  difensori juventini, De Sciglio e mediocre  compagnia cantando!!

 A San Siro ieri sera le due reti sono state realizzate da  Giacomo Bonaventura e  Patrick Cutrone. Il primo, anche lui da provenienza atalantina,  reduce da un gravissimo infortunio a febbraio che ha creato grossi problemi alla Nazionale  ed allo stesso Milan, ha ripreso a macinare chilometri, capace tecnicamente di tutto, proprio come Conti. Ed è ancora 27enne.

Cutrone è un lombardo di soli 19 anni.  Centroavanti di fisico, tecnica e personalità spigliata, ha esordito in Serie A l’anno scorso ed è una colonna di tutte le squadre azzurre giovanili a partire dall’Under 15. Attualmente è il titolare della maglia numero 9 della Under 19. Farà 20 anni il prossimo gennaio.

Così come li farà  anche Daniel Locatelli, enfant prodige  lumbard di Como che ieri si è mosso con grande efficacia a centro campo.

Decisivo anche ieri il miglior acquisto rossonero Gianluigi Donnarumma che a dispetto delle apparenze di anni ne ha soltanto 18. È entrato in campo, mettendosi subito in evidenza a riprova che le negative conseguenze  della lunga trattativa  che lo confermato al Milan è acqua passata. Hanno vinto sia lui che il Milan.

Si è visto muoversi a suo agio, proveniente in prestito dall’Inghilterra (Sunderland),  anche  Fabio Borini  attaccante dal gol facile ex Roma e azzurro.  Navigato, dunque, ma appena 26 anni. Affidabile.

Brillante per tutti i 90 minuti, ancora,  Mateo Musacchio, il difensore della Nazionale Argentina, nato a Rosario 26 anni fa, ma con passaporto italiano. 

È rimasto, in panchina,  Davide Calabria, un altro lumbard azzurro Under 21,  l’anno scorso collaudato difensore  rossonero.

In panchina, anche il milanese  Riccardo Montolivo, tuttora  nelle prospettive  di centrocampo azzurro disegnate dal Ventura.

Nella rassegna milanista (e lumbard) di ieri sera al Meazza non sono stati presentati i due super acquisti rossoneri per una intricata questione di fideiussioni  bancarie.  La loro assenza non ha eccessivamente pesato.

 Parliamo del regista della Nazionale Argentina vice campione del Mondo, Lucas Biglia e di  Leonardo Bonucci.  Un grande affare l’acquisto dell’ex regista della Lazio che dà ancora maggior peso  al centrocampo rossonero.  Più problematico il reale contributo che l’ex difensore bianconero,  legato a moduli tattici superati, potrà dare ad una squadra come il Milan di Montella, che pratica un calcio  moderno sul modello spagnolo.

Un problema che  Vincenzo Montella saprà affrontare nel modo migliore perché Bonucci, come il giocatore stesso ha precisato, è andato via dalla Juve  perchè per offrire il meglio di sé,  deve sentire nei propri confronti il massimo della considerazione dell’ambiente. Dunque, dovrebbe soffrire oltre misura il regime di concorrenzialità da sempre in auge con Vincenzo Montella.

Concludendo con otto giocatori italianissimi, in gran parte lombardi – di cui 7 di età fra i 18 ed i 27 anni – il Milan si presenta squadra capace di crescere e restare nel tempo, rendendo grandi servigi al calcio italiano e ricostruendo un esemplare e duraturo rapporto di appartenenza  fra la maglia ed i sostenitori. Un rapporto che sa di sapori buoni ed antichi, ma anche produttivi, molto produttivi.

È lecito augurare al Milan (di proprietà cinese dell’imprenditore Li Yonghong),   ancora con qualche problema di fideiussioni bancarie, tutto il meglio. Ed agli altri faccendieri che investono in Italia, di prendere nota  della situazione Milan considerando  le 65 mila persone che sono state felici di  pagare per vedere giocare i Diavoli Rossoneri in uno stadio ribollente di un afa indicibile.

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