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Le cartine di tornasole

   Le cartine di tornasole

renzi padoan tornasoleRoma, 16 febbraio – Le cartine di tornasole sono particolari cartine usate in chimica per misurare l’alcalinità o l’acidità di alcune soluzioni chimiche.

Oggi non ci troviamo in un gabinetto di chimica ma quello che sta succedendo nel governo, qualcosa, con un gabinetto di chimica, ce l’ha a che fare perché sia Renzi, sia Padoan  si stanno trasformando in due alchimisti.

La situazione è sempre la stessa ed è la storia che si ripete.

I conti non tornano e fin qua niente di nuovo, ma sia Renzi, sia Padoan, stanno combattendo anche una battaglia per trasformare uno 0,6% del PIL in 0,7% perché i bilanci non hanno fornito quei risultati che le chiacchiere che Renzi aveva preventivato all’arrivo delle feste natalizie.

L’incremento dei consumi e del PIL non si sono verificati (…e come potevano verificarsi?…) per cui Renzi e Padoan  non sanno come quadrare i conti perché mancherebbero la bellezza di 34 mld.

Brunetta anticipa che, in mancanza di provvedimenti seri e concreti, (Riforma del Fisco), una situazione del genere si cura soltanto con una manovra correttiva per cui nuove tasse o tagli alla spesa pubblica ma quest’ultimo si sta facendo da almeno settanta anni di repubblica ed ha fornito risultati sempre peggiori… è ovvio che se non si mettono le mani a determinati strumenti, la situazione non quadrerà né ora, né mai e in nessun modo. Renzi esclude nuove tasse ma restano, però, i tagli… bene; dove “tagliare”?…ma è presto detto ed è sempre la storia che si ripete; sanità e PA (meno male che non ci ha compreso le pensioni!), con una variante grottesca; che quelli per la PA li chiama “correzioni degli sprechi”… beh… anche qui, ognuno può chiamarli come vuole.

Molto tempo fa, agli esordi del governo Renzi, quando le “richieste della fiducia” cominciarono a sommarsi le une alle altre, avemmo a dire che un meccanismo per giudicare la “salute” di un governo stava proprio in questo strumento; quanto più esse si chiedevano, tanto più il governo era debole e incerto ed era …già in fallimento.

I tempi successivi non ci hanno smentito.

Così, mentre Renzi e Padoan giocano a fare gli alchimisti in un laboratorio chimico per cercare di trasformare nelle “soluzioni delle provette” quello 0,6% in 0,7%, che lo realizzerebbe, la sanità e la PA si aggiungono alle fiducie e si trasformano in altrettante “cartine di tornasole”. Quando entrano in funzione queste tre “cartine di tornasole”…la situazione è chiara….lampante….

Da quando Renzi, per volere dell’imperatore  Giorgio è asceso al sommo seggio di Presidente del Consiglio, non è mai stato “alla pastasciutta” ma oggi chiaramente ed esplicitamente “sta alla frutta” più che mai…

Ma cosa vorranno ancora le lobbies dagli italiani, per tenerlo ancora tanto in piedi?

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