Spettacolo

Il cartellone del Golden – Inaugurazione il 30 settembre con “Il prigioniero della II strada” di Neil Simon

Ridere e Pensare

Roma, 21 settembre – Un cartellone a doppio binario: divertire e far riflettere. Questa la verità assiomatica che corre di bocca in bocca fra gli attori,  i registi e gli autori presenti, verità che si arricchisce di gioco, ironia e battute divertenti.

Questo è il clima che si respira nello spazio insolito del teatro Golden, spazio variamente articolabile e perciò molto duttile e massimamente fruibile, dove si possono proporre prosa ma  anche danza, Lab of Road con tappe dell’Area Zelig cabaret, come quelle organizzate da Laura Ruocco, spettacoli musicali ed altro ancora. Uno spazio che sembra nato per assumere il ruolo di luogo deputato alla presentazione della drammaturgia contemporanea italiana. Otto gli appuntamenti principali.

Apertura il 30 settembre con “Prigioniero della II Strada”, una pièce che racconta la grande mela e quell’ambiente folle che sembra congeniale alla scrittura di Neil Simon, che ha conosciuto l’impareggiabile interpretazione di un Jack Lemmon al culmine delle sue nevrosi targate New York , sostenuto dalla classe e dalla vivacità di Anne Bancroft. Attualissima per le tematiche che presenta, che erano degli anni ’70 e che sono di oggi: crisi di lavoro, di denaro, di identità, l’amara commedia presenta Mel e Edna, una coppia che ha perduto il posto di lavoro e si vede per giunta svaligiare la casa. Sul palcoscenico Maurizio Casagrande( che l’ha riadattata) e Tosca d’Aquino.

Una produzione congiunta di Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli e Teatro Golden darà vita agli “Incubi d’amore” di Sebastiano Somma, che dormendo incontra una bella sconosciuta con la quale non riesce a concretizzare un rapporto d’amore, salvo poi a ritrovarsela in carne ed ossa nello studio della terapeuta(Morgana Forcella) alla quale si era rivolto per aiuto. La sconosciuta è la bella Benedicta Boccoli. In scena dal 28 ottobre.

Ma quanto è varia e sfaccettata l’Italia di oggi? Ce lo svelano i Favete Linguis che con Augusto Fornari si impegnano in scenette, parodie musicali e comicità in libertà in”Fratelli d’Italia”, a partire dal 25 novembre.

Un quadrifoglio d’attori brillanti (Gianni Ferreri, Daniela Morozzi, Emanuele Propizio e Giulia Marinelli) per la regia di Toni Fornari daranno vita a “Chiamalo ancora amore” un testo scritto a più mani da Augusto e Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, sulla crisi di una coppia alle soglie delle nozze d’argento che cerca di tenersi viva intrattenendosi via chat  con amanti virtuali. Esilarante, promettono gli autori, ancora impegnati a finire il testo.

Due uomini  giovani, scapoli, precari condividono l’appartamento, gli interrogativi sull’altro sesso e l’incapacità di amare ne “Uomini senza donne”. Il testo è di Angelo Longoni ed è stato anche utilizzato per un lungometraggio con Alessandro Gassman e Gianluca Tognazzi. A partire dal 27 gennaio.

“Ricominciamo?” a chiederlo non è  Adriano Pappalardo, con la sua toscanità urlata con voce rauca e bicipiti in mostra, ma Michele La Ginestra che, con Elda Alvigini e per la regia di Roberto Ciufoli si trova a riportare in vita, lui e lei sposati e genitori, un antico amore con una vecchia fiamma. La commedia sembra ripercorrere una delle trame di Labiche, con entrate e uscire di scena frenetiche,  per occultarsi ai reciproci figli che frequentano le loro case.

Massimo Natale, che ha definitivamente varcato la soglia della drammaturgia del sorriso come regista e come autore, riportando successi sempre, propone un  suo testo scritto  assieme a Ennio Speranza e Andrea Tagliacozzo “Zio Pino”. Lo zio auspicabile è un generale ottantenne che ha preso nell’immaginario linguistico dei giovani il ruolo dello zio Sam, zio nostrano   con il quale due fratelli squattrinati   con la scusa di accudirlo, vivono  e di cui  gestiscono le risorse. E se le cose cambiassero all’improvviso? Ci spiegheranno le conseguenze Euridice Axen, Simone Montedoro e Stefano Fresi. Dal 24 marzo, ancora  Massimo Natale presenterà 5 straordinari appuntamenti sparsi durante la stagione dal titolo complessivo “Musicalmente”

Con “Ritorno al presente”, dal 21 aprile al 17 maggio, tutta giocata sul tema dell’amicizia, si chiude la stagione. E’ la storia di un curioso incidente che spegne la memoria recente di Filippo, che chiede aiuto ai vecchi amici, dai quali lo separano decenni di lontananza in seguito ad un litigio.

A questi appuntamenti vanno aggiunti molti incontri di vario profilo, con Roberto Ciufoli per un monologo che riscrive l’Odissea, dal titolo scomposto: “Oh! Diss’ea”; la musica con Fabio Frizzi in “Rewind”, la comicità surreale di Giancarlo Ratti ne “ Molto Ruggito per nulla”, lo spettacolo “Una storia bandita” con la Compagnia stabile Assai della Casa Circondariale di Rebibbia. Il programma “Retropalco” in collaborazione con RTR 99, canale radiofonico specializzato, si articolerà in 7 appuntamenti per raccontare la musica con sette  artisti di qualità e rinomanza, “Merimia” è un tuffo di Gaia Gentile nelle atmosfere e nei versi  di Alda Merini.

Anche nella prossima stagione, il Teatro Golden sarà impegnato con l’Associazione Peter Pan Onlus e lo “Si fa presto a dire amore” di Max Maglione, il cui ricavato servirà a realizzare il Parco Giochi esterno della casa “Seconda Stella”, aperta ai bambini malati di tumore.

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