Politica

Contratto dipendenti capitolini. Ed ora?

uil fpl logoRoma, 31 marzo – Dopo il referendum del 25 marzo che ha visto soccombere i sindacati CGIL e CISL  che avevano firmato la preintesa sul contratto decentrato con il sindaco Marino, i lavoratori non sanno ancora quale sarà il loro futuro.

Pubblichiamo così il comunicato stampa emesso in data 30 marzo, pervenutoci dalla UIL FPL di Roma e Lazio Sanità – Autonomie Locali – Terzo Settore.

“Contratto dipendenti capitolini, stop a tentativi di delegittimazione del voto dei lavoratori

Cosa succederà rispetto al contratto decentrato dei dipendenti di Roma Capitale?

Questa è la domanda che in questi giorni sta imperversando tra i cittadini e soprattutto tra i dipendenti capitolini.

Ad approfittare dei molti dubbi generati dalla schiacciante vittoria del “no” nel recente referendum sono state sia l’Amministrazione che, soprattutto, un certo tipo di stampa troppo occupata ad intorpidire le acque per raccontare la verità a chi tutt’oggi vive nell’incertezza, professionalmente parlando. Il riferimento principale, in questo senso, non può che essere legato alle buste paga di marzo dei dipendenti capitolini, utilizzate con precisione chirurgica per buttare fango sulla volontà di quel 60% di lavoratori che ha detto “no” alle scelleratezze della pre-intesa. “Riteniamo scorretto – spiega in una nota Sandro Bernardini, Segretario della UIL FPL di Roma e del Lazio – ed estremamente disinformante collegare le decurtazioni nella busta paga dei dipendenti capitolini del 27 marzo scorso, alla schiacciante vittoria del “no” nel recente referendum sulla pre-intesa contrattuale. Queste decurtazioni, infatti, sono legate in maniera piuttosto chiara ai contenuti della pre-intesa, come lo erano anche quelle dello scorso 27 febbraio, quando l’Amministrazione andò in tilt, attivando un caotico meccanismo di competenze arretrate e di anticipi irrisori e non codificati, già ritirati al personale nella busta paga di marzo.” Nel frattempo, come accennato, Marno&Co continuano a nascondersi dietro l’atto unilaterale, dimostrandosi tutt’altro che propensi a soddisfare la volontà, espressa attraverso un voto democratico, dei lavoratori. “Proprio in relazione al voto referendario poi – spiega ancora Bernardini – troviamo inconcepibile l’arroccamento da parte dell’Amministrazione, che cerca di far passare come riforma un atto unilaterale, che è transitorio per legge e che prevede forti penalità economiche a danno dei dipendenti e, di conseguenza, dei cittadini. E’ necessario, dunque, che l’Amministrazione riapra quanto prima la contrattazione per dare ai dipendenti effettive certezze tanto sul piano normativo quanto su quello economico. Nel caso in cui da chi di dovere non arrivassero riscontri in tempi brevi, la UIL FPL di Roma e del Lazio è pronta a ricorrere a tutte le azioni necessarie per tutelare i diritti del lavoratori”.

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