Formula 1

G.P. Austria – Lassu Qualcuno Non Ci Ama

Roma, 30 giugno 2019 – Dopo il Gran Premio del Canada, quello di Austria. In entrambe le gare le due vetture di testa si scontrano. Una delle due è sempre una Ferrari. A Montreal quella di Sebastian Vettel. Oggi in Austra quella di Leclerc.
Gli avversari: la prima volta la Mercedes tedesca di Hamilton; oggi la Red Bull austriaca di Verstappen.
In entrambe le situazioni viene annunciata la procedura “under investigation”.
Entrambe le volte viene penalizzata la Ferrari. A Montreal, a Vettel viene contabilizzato un tempo finale maggiorato di 5 secondi, quanto sufficiente per farlo retrocedere dal primo poso assegnato ad Hamilton.
Oggi nessuna scorrettezza viene contestata per la collisione avvenuta a 2 giri dalla fine fra Leclerc (avanti) e Verstappen in occasione del sorpasso di quest’ultimo.
Regolare l’azione di entrambi, nonostante che dalle evidenti “sportellate”, ci abbia rimesso il ferrarista.
L’argomento è destinato a ravvivare i gossip attorno alla Formula 1.
Il ricorso della Ferrari a Montreal non ha riscontrato alcun esito positivo. Così sarà anche in questo caso. Eppure ce ne sarebbero di argomenti. Almeno così si afferma nel mondo della Formula Uno.
Qualcuno azzarda considerazioni quali “Lassù qualcuno non ci ama!”.
È certo che non ne va una giusta. Ed “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
Il pensar male può risalire ad una realtà che in ambito sportivo (e non solo) tanti italiani hanno imparato a conoscere. Il clamoroso successo italiano nello sport – che, in questi giorni, appare confermato dalle imprese degli azzurri e delle azzurre in ogni settore sportivo – spesso comporta ritorsioni da parte degli “altri”.
Giurie come quelle della F.1 o quelle , per esempio che giudicano i verdetti dei match di pugilato (come ai Giochi Europei – 5 medaglie – quella che ha dato oggi sconfitta in finale l’Azzurra Susie Canfora, contro la polacca Koszewaska a Minsk) spesso e volentieri si coalizzano contro il tricolore.
Potrebbe non essere un caso che sia a Montreal che in Austria gli avversari delle Rosse di Maranello fossero di lingua tedesca e che la Red Bull di Verstappen sia un gruppo austriaco.
Antipatie croniche, gelosie, combine, devono invece essere messe nel cantone quando si parla di sport. Lasciamole volentieri alla politica che ci può allegramente inzuppare il pane.
Meglio portarsi dietro l’immagine odierna del più piacevole ed appassionante Gran Premio di Formula Uno visto negli ultimi anni. Una gara che fra l’altro ha sancito una svolta importante nell’ambiente. La prima fila alla partenza ha visto al via due ragazzi di appena 21 anni di media : il ligure-montecarlino Charles Le Clerc ed il belga Verstappen. Un importante cambio generazionale destinato a stimolare in maniera importante.
La gara è stata vivacissima e drammatica dal primo all’ultimo minuto. Dalla partenza che ha visto il pilota belga in grave ritardo. Alla gara di Vettel partito nono, e risalito al quarto posto in 5 giri. Quindi penalizzato dal box ferrarista al momento del cambio delle gomme (ma qualcuno ce l’ha con Sebastian?) Ed infine protagonista nel finale di un magnifico recupero su Hamilton con successivo sorpasso e quarto posto.
Che, comunque, “lassù non si sia molto amati , o perlomeno rispettati, si evince da molti dettagli della vicenda . Come: che sull’accaduto, dopo ore dalla fine della gara, non sia apparso alcun comunicato ufficiale di chiarimento; che sul sito ufficiale della Federazione Internazionale sia apparso un documento in cui si penalizzava Verstappen con i nomi dei 5 commissari della giuria, ma non completati dalle loro firme; che la Ferrari, dopo aver attesto ore per le foto ufficiali è andata all’aeroporto per imbarcarsi sul charter in partenza per Bologna.
La gara è terminata alle 16.45. La proclamazione ufficiale del vincitore Verstappen è giunta tre ore dopo. Una umiliazione per tutti: vincitori e vinti. Ingiusta. Per tutti il commento del DS ferrarista Binotto: Una decisione ingiusta. Ma rispettiamo i commissari, Ora giriamo pagina”.
Più signori di così! Anche se dopo al guancia destra, abbiamo concesso anche la sinistra..

Intanto, come avevamo scritto ieri, l’ Italbasket rosa ha vinto con un netto 75 a 57  contro la Slovenia, chiudendo il girone al secondo posto. Martedì, le nostre Atlete affronteranno la Russia per andare ai quarti.

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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