Medicina

Contagio Coronavirus: Aggiornamento del 21.04.2020

Aumentano i contagi da coronavirus, 534 i decessi,+80 di ieri

Contagio Coronavirus Covid-19: i dati delle ultime 24 ore.
Coronavirus dai dati forniti dal Dipartimento della Protezione Civile, aumentati i nuovi contagi e i decessi, calano terapia intensiva e ricoverati

Contagio Coronavirus – Questi i dati ufficiali forniti alle ore 18:00 del 21.04.2020 con il bollettino ufficiale comunicato dal Dipartimento di Protezione Civile sulla situazione della diffusione e del contagio coronavirus in Italia.

Il totale delle persone risultate colpite dal contagio da Coronavirus, è di 183.957, + 2.729 (ieri erano 181.228, +2.256).

I contagiati dal coronavirus in cura sono 107.709, – 528 (ieri 108.237), di cui  in terapie intensive 2.471, -102 (ieri 2.573, -62, in diminuzione costante da 15 giorni), ricoverati con sintomi 24.134,- 772 (ieri erano 24.906,-127); in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi 81.104,+346 (ieri erano 80.758 +169)

Le persone guarite dal contagio coronavirus, in totale sono 51.600, + 2.723  (ieri  48.877,+1.822 )

I morti per il contagio coronavirus sono in totale 24.648,+ 534 quindi +80 di ieri (24.114,+454), dati questi ultimi da confermare quando l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso)

Come avevamo detto, dai dati forniti dalla Protezione Civile, non è precisato se nel numero dei morti comunicati, sono compresi eventuali decessi di ricoverati in terapia intensiva, che farebbe calare il numero dei ricoverati, risultando quindi… una vittoria sulla malattia!

CORONAVIRUS, COVID-19Nuove modifiche per tornare alla normalità. Numero dei ventilatori superiore ai pazienti in terapia intensiva

Il Presidente del Consiglio dei Ministri (si può chiamarlo anche così!) Giuseppe Conte, nell’informativa al Senato in relazione al Coronavirus – fase 2, ha detto: “Stiamo elaborando un programma di progressive riaperture che sia omogeneo su base nazionale e che ci consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e anche commerciali tenendo sotto controllo la curva del contagio”, aggiungendo che “la soglia del contagio di riferimento sia commisurata alla recettività delle strutture ospedaliere delle aeree di riferimento“.
Ha poi proseguito: “Si prospetta una fase molto complessa: dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni e fare il possibile per preservare l’integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato”.
Quindi “Il governo ha elaborato una strategia in cinque punti: il primo è mantenere e far rispettare il distanziamento sociale, promuovere un utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale fino a quando non saranno disponibili sia la terapia che il vaccino”. Poi, “per quanto riguarda l’App per il tracciamento, sarà offerta su base volontaria, non obbligatoria” aggiungendo “Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche, non ci sfugge la difficoltà dei cittadini nel continuare a rispettare le regole anticontagio” e “l’aspirazione al ritorno alla normalità”.

Infine, ha parlato del sostegno alle famiglie. “Questa emergenza incide sulle fasce più fragili, rischia di creare nuove povertà e lacerare un tessuto sociale già provato. Abbiamo già compiuto alcuni passi. Il governo però è consapevole che questi interventi non sono sufficienti: occorre un sostegno alle famiglie e alle imprese prolungato nel tempo ancora più incisivo”, ha concluso il Presidente.

In conferenza stampa alla Protezione civile, il commissario Domenico Arcuri ha detto “Ci sono ancora 2573 italiani ancora in terapia intensiva, ma ci sono anche 2659 ventilatori che servono a combattere questo virus e a salvare vite. Ieri per la prima volta il numero dei ventilatori ha superato quello dei pazienti in terapia intensiva”.
Questo, fa ben sperare, anche se non bisogna abbassare la guardia. Aggiungendo quanto alla Fase 2, “non bisogna prendere alcuna decisione frettolosa, dobbiamo essere ancora più consapevoli e responsabili. Non dobbiamo abbandonare né la cautela né la prudenza. Il virus è ancora tra noi. Abbiamo imparato a contenerlo e i nostri concittadini hanno imparato ad attrezzarsi e a fronteggiarlo, a costo di una sostanziale privazione delle libertà e proprio per questo dobbiamo sapere che non è stato sconfitto né allontanato. Il contact tracing è una modalità per garantire che in qualche modo vengano conosciuti e tracciati i contatti che le persone hanno, molto importante se qualcuno si contagia. Possono essere usati per contenere la diffusione del virus. In tutto il mondo alleggerire il contenimento significa essere in grado di mappare tempestivamente i contatti delle persone; l’alternativa sarebbe non alleggerire le misure, privandoci di quote importanti della nostra libertà come in queste settimane è accaduto”.

 

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