Cronaca

Donna si lancia nel Tevere. Ancora un atto di valore delle nostre vituperate Forze dell’Ordine

Nonostante il buio, un agente di Polizia di tuffa a sua volta e la salva

Roma, 28  novembre – Verso le 18 di ieri, una donna ha allertato il “113” per i propositi suicidi di una sua amica, buttandosi nel Tevere.

Immediate le ricerche diramate dalla Sala Operativa della Questura, con particolare attenzione a quelle presenti sul lungotevere tra Ponte Umberto e Ponte sant’Angelo, dove la donna avrebbe potuto porre in atto l’insano gesto.

Pochi minuti dopo, la Volante del Commissariato Trevi, all’altezza del Lungotevere Tor di Nona notava una macchina ferma al margine della strada.

I due poliziotti, scesi dall’autoradio per controllare il fiume, nonostante il buio già  calato nella Capitale, notavano una donna sulla banchina su un lato del fiume Tevere che si stava gettando nell’acqua.

Immediata la reazione dell’Assistente Capo Mazzara Gianluca il quale, sganciato il cinturone, si tuffava nell’acqua gelida nuotando in direzione della donna che, trascinata dalla corrente,  era già avanti  di alcuni metri.

Il Poliziotto Mazzara però non desisteva e, con la grande determinazione e volontà di salvare la donna, nonostante le immaginabili difficoltà, riusciva a raggiungerla dirigendosi verso la riva ove, con l’aiuto del collega, l’Assistente De Angelis Franco, portarla fuori dalle acque del Tevere, strappandola alla morte sicura.

A mezzo ambulanza, sia la donna che l’Assistente Mazzara,  venivano  accompagnati in ospedale per i controlli medici del caso.

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