Spettacolo

Una lettera speciale, in viaggio… Addio Gabriella

Di Luzio veltri petrelli ott 2012(da sx: Gabriella Di Luzio, Salvatore Veltri, Lucilla Petrelli-2012)

Un triste momento per il nostro giornale

Il 30 marzo u.s.  ci ha lasciato l’ultima vera “sciantosa” del teatro napoletano, l’attrice Gabriella Di Luzio.

Un’amica veramente speciale,  che per l’ultima rappresentazione, ha messo in scena un quadro troppo sobrio, così silenzioso, così lontano dalla vivacità del suo noto repertorio. Lei, che amava far sorridere i suoi estimatori, con operette comiche, commedie brillanti e sketch esilaranti, questa volta ci ha lasciati veramente attoniti, tristemente increduli davanti ad una uscita di scena che non ammette un bis per l’ultimo applauso…

Bella, Gabriella, così brillante, con tanta voglia di vivere, nonostante la malattia che avevi combattuto in passato e che recentemente, purtroppo, si era riaffacciato…

Quanti racconti, aneddoti, legati alla tua vita artistica, che con piacere ci raccontavi nelle serate conviviali del giornale; esperienze lavorative del passato, i tanti personaggi del teatro con Brecht e Viviani, le sceneggiate napoletane con Merola, del cinema con  Fellini, Cavani e Tornatore, e ancora della commedia napoletana con Mario Scarpetta ed i musical con Antonella Steni e Fiorentini. E di tanto altro ancora ti piaceva parlare, sempre con intelligenza, sensibilità e signorilità  requisiti, questi, non sempre presenti nel mondo dello spettacolo . 

Di te, parla anche  la bibliografia con i tuoi libri, testimoni della parte intima, in particolare  uno, così dolorosamente autobiografico, “La morte ha bussato alla mia porta. Io mi sono barricata e non ho aperto”.

Cara Gabriella, quella porta avremmo voluto, insieme a te, veramente sprangarla!  Ma la morte, lo sappiamo, ha sempre una chiave passepartout”…

Ciao, cara amica, “Sit tibi terra levis” (ti sarebbe piaciuto…)

                                                                                            

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