Spettacolo

Al Teatro Palladium, Angela Antonini nella commedia di Giordano Bruno, il “Candelaio” – FOTO

candelaio locandinaL’unica pièce teatrale di Giordano Bruno al Teatro Palladium. La filosofia di Bruno in commedia, in un canto, un grido, nell’originale monologo interpretato da Angela Antonini, in scena l’ 11 e 12 aprile 2015.
Roma, 3 aprile – “Le grida di Giordano Bruno irrompono come un’esplosione. Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei. E continua a gridare!”, José Saramago.
Il “Candelaio. Comedia del Bruno Nolano” è un’opera teatrale troppo a lungo ignorata, per questo Angela Antonini e Paola Traverso hanno scelto di portarla in scena con un originale adattamento drammaturgico per una sola attrice, che veste i panni dei molti personaggi della commedia.
Dopo la prestigiosa partecipazione al Festival di Genova “Immaginazione” del 2012, alla Prima Edizione del Festival Bruniano “Verità e Dissimulazione” e al Convegno Internazionale di Studi a Nola e a seguito dell’invito da parte della Société Française Shakespeare a presentare lo spettacolo all’Università della Sorbona, in occasione della manifestazione SHAKESPEARE 450 accanto alla celebre regista Ariane Mnouchkine, Luc Bondy e tanti altri nomi, arriva a Roma al Teatro Palladium l’11 e il 12 aprile il Candelaio di Giordano Bruno, nella versione monologante adattata per mano di Angela Antonini e Paola Traverso, interpretata dalla stessa Antonini.
La commedia, dal forte carattere irriverente, rivoluzionaria nella stessa struttura drammaturgica ad oggi risulta ai più quasi del tutto sconosciuta. Eppure il “Candelaio” è considerato in assoluto l’opera fondamentale del teatro moderno, a cui si ispirarono Goldoni, Molière e lo stesso Shakespeare. L’eresia sta nel ridicolizzare il latino accademico, la lingua ufficiale del potere, e con esso deridere in piazza davanti a un pubblico, il più vasto possibile, gli emblemi di detto potere: i candelai. Se il “Candelaio” è un attacco frontale alle simbologie del Potere (la candela è l’obelisco, è il fallo, è bastone del padrone) è al tempo stesso un urlo di rivolta contro l’ignoranza imposta, affinché la candela con la sua fonte di luce e ombra apra gli occhi al volto della collettività. Una sfida dissacratoria: una donna, un’unica attrice che dà voce e corpo alle molteplici figure che compongono la commedia. Seguendo il principio bruniano dell’Uno nel segno della moltiplicazione.
 
Teatro Palladium Piazza Bartolomeo Romano, 8 00154 Roma
Orario spettacoli: sabato 11 aprile ore 21,00 e domenica 12 aprile ore 18,00
Info e prenotazioni: 06-97602968 info@mentiassociate.it
Prevendita on line: www.ticketone.it –  Biglietto: Intero: 15 euro; Ridotto: 12 euro; Studenti: 7 euro.
Sito Compagnia Morgana B candelaio.angelaantonini.it (designed by Silvia Farinacci)
 
Progetto, drammaturgia e regia Angela Antonini e Paola Traverso / suono Paola Traverso
ottimizzazione delle scene Federico Sartori / produzione Compagnia Morgana B / organizzazione e
distribuzione Il Gigante / ufficio stampa MateBite di Elena Matteucci e Nicola Bitetti / foto Filippo
Trojano / service video Giuseppe Di Monaco
Si ringrazia per la collaborazione l’Associazione M.T.H.I., Francesca Bellino, Leda Di Paolo e Massimo D’orzi
 
Angela Antonini
Attrice, dramaturg, docente di recitazione e scrittura scenica Angela Antonini è nata a Firenze nel 1972, vive e lavora a Roma dal 2008. Si diploma come attrice all’età di 24 anni e nel 2000 prende la
qualifica di dramaturg, esperta di nuovi linguaggi della scena contemporanea presso DRAMA – Laboratorio Multimediale di Comunicazioni dell’Università di Siena. Si forma con registi e autori di fama internazionale che hanno introdotto il concetto e la prassi di attore/autore, come lo storico teatrale Masolino D’Amico, l’attrice Gioia Costa, Keir Douglas Elam ordinario dell’Università di Bologna, il regista Stanislav Nordey, Maria Grazia Profeti, docente odinaria di Letteratura spagnola all’Università di Firenze, Jens Hillje per la Schaubuhne e Renosto per il Québec. E’ stata diretta fin dall’inizio della sua rapida carriera da registi tra i più importanti della scena teatrale europea contemporanea tra cui Martin Crimp, Xavier Durringer, Micheal Marmarinos, Branko Brezovic, Stefan Otteni, Luca Camilletti, Kinkaleri tra i più significativi e poi l’incontro fondamentale con il regista e attore Claudio Morganti con cui inizialmente prepara Giulietta e poi realizza Psykedelik Lager, una messa in scena del testo L’Istruttoria di 15 Peter Weis.
Angela Antonini fa parte fin dall’inizio del gruppo LGSAS (Libero Gruppo Studio Arte Scenica) diretto e ideato dall’artista Claudio Morganti con cui si è formata a lungo, premio UBU per per la coerenza e l’ostinazione di un percorso artistico, laboratoriale e intellettuale che attraverso la fondamentale distinzione tra teatro e spettacolo, elaborata anche nel Serissimo metodo Morg’hantieff, riafferma l’autonomia poetica della scena. L’attrice inizia la sua carriera interpretando Rosaline in After Juliet di Shermann McDonald al National Theatre di Londra dove ha approfondito il suo lavoro come regista ed educatrice teatrale partecipando come referente didattico al progetto per adolescenti Acquis, dirigendo successivamente due spettacoli presentati nella sezione italiana al Festival di Letteratura di Mantova. Attrice di teatro, cinema e televisione, l’attrice ha recentemente lavorato con Luigi Lo Cascio (La città ideale), Luca Guadagnino (Io sono l’amore), Michele Picchi e Giorgio Pasotti (Diario di un maniaco per bene), per la televisione con Lodovico Gasparini con cui ha girato “Trilussa. Storie d’amore e di poesia” con Michele Placido e Monica Guerritore. Attualmente è docente e responsabile tecnica per la sezione recitazione e regia del Corso di Filosofia e Teatro presso l’Università di Roma Tor Vergata, insegna recitazione e scrittura scenica al Teatro Vittoria di Roma ed è coordinatrice del progetto di ricerca “Le origini della commedia popolare in Italia” che condivide con Paola Traverso e alcuni intellettuali dell’area romana. Dal 2009 collabora all’interno della sezione Teatro della Società di Produzione Il Gigante Cinema con Paola Traverso e Massimo D’orzi, realizzando numerosi adattamenti di opere shakespeariane tra cui tre studi su La Tempesta di William Shakespeare diretti dal regista Massimo D’orzi, Sogno di una notte di mezza estate, Antonio e Cleopatra con la drammaturgia di Paola Traverso. Numerose le partecipazioni in Canada, Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Bosnia, Macedonia, Germania dove interpreta numerose eroine shakespeariane: Ofelia (Amleto), Flavio
(Timone d’Atene), Titania (Sogno di una notte), Ariel (La Tempesta).
L’attrice predilige il lavoro sul monologo rivendicando così una posizione autoriale, come fonte di rapporto diretto tra l’interprete e l’autore che va a rappresentare. In preparazione la stesura della sua
prima pièce teatrale “L’Ecstasy di Ophelia”, un corto circuito tra la vita dell’autrice, le turbolenze shakespeariane e i personaggi interpretati sulla scena, la partecipazione al Festival di S. Arcangelo dei Teatri con il gruppo LGSAS di Claudio Morganti, Romeo e Giulietta di William Shakespeare per il progetto adolescenza The Farfalla Project.
 
Paola Traverso
Dramaturg, regista, film editor. Nata a Ferrara, dal 1986 vive e lavora a Roma. Ha conseguito la maturità classica, è laureata in Lettere all’Università La Sapienza di Roma, con indirizzo Discipline dello spettacolo. Attualmente è presidente della società di produzione Il Gigante. La formazione teatrale come aiuto regista si svolge nella collaborazione con alcune compagnie romane, tra cui in particolare la Solari-Vanzi. Nel 1995 partecipa alla fondazione di una compagnia di teatro per bambini nella quale opera per 5 anni in qualità di attrice, che ha prodotto, realizzato e portato in scena diversi spettacoli nelle scuole e nel circuito teatrale italiano. Si forma come montatrice durante l’esperienza di assistente di alcuni noti montatori italiani, tra cui in particolare Marco Spoletini (montatore tra gli altri dei film di Matteo Garrone: L’imbalsamatore, Primo amore, Gomorra, Reality). Firma il montaggio di numerosi film e documentari, in particolare con la regia di Massimo D’orzi: Adisa o la storia dei mille anni, Sàmara, Ombre di luce – e di Nello Correale: The talking tree e La voce di Rosa; è coautrice insieme a M. D’orzi di Ribelli! un documentario sulla Resistenza in Italia. Realizza anche il montaggio di numerosi corti, lavori di video arte e video musicali. Nell’ambito del teatro, oltre alla lunga esperienza di aiuto regista negli anni 1992-2000, sviluppa un interesse e una ricerca personale sulla drammaturgia e la scrittura scenica, cercando un dialogo e una sintesi tra il montaggio come scrittura con le immagini e la drammaturgia, con una forte attenzione e grande interesse per la parola poetica da portare sulla scena. Dal 2009 comincia una proficua e intensa collaborazione con l’attrice e dramaturg Angela Antonini, realizzando numerosi adattamenti drammaturgici tra cui Solaris, toccata e fuga dal romanzo di Stanislaw Lem e uno studio su La tempesta di W. Shakespeare, entrambi con la regia di Massimo D’orzi; Sogno di una notte di mezza estate, Antonio e Cleopatra di W. Shakespeare e il Candelaio di Giordano Bruno. Ha una diversificata esperienza di docenza sia per il teatro sia per il montaggio. Per il montaggio ha avuto esperienze di didattica collaborando nel 2010 e 2011, ai laboratori di alfabetizzazione audiovisiva diretti dal regista Nello Correale, svolti in Sicilia in collaborazione con Regione Sicilia e Cine Sicilia. Tra il 1995 e 1998 è aiuto regista nei laboratori teatrali condotti dall’attore e regista Maurizio Zacchigna. Negli stessi anni conduce dei laboratori teatrali in alcune scuole elementari e medie superiori di Roma e un progetto di laboratorio nel Liceo Classico L. Manara di Roma, in seguito alla vincita di un bando comunale.
Attualmente è docente e responsabile tecnica della drammaturgia per il progetto LFT (laboratorio di Filosofia e Teatro) condotto con Angela Antonini presso l’Università Tor Vergata di Roma.
Nel 2012 ha pubblicato un saggio Scrivere con le immagini. Spunti di riflessione sul lavoro di montaggio del film Adisa o la storia dei mille anni contenuto nel libro Adisa o la storia dei mille anni. Un viaggio emozionante nel misterioso popolo Rom della Bosnia Erzegovina di Massimo D’orzi, edito da Infinito edizioni. Già pubblicato nel libro Per un cinema nomade, a cura di Elisabetta Amalfitano, ed. 2005 Il Gigante e MRT. Per il 2014 ha in lavorazione due nuovi progetti di documentario di profilo internazionale, entrambi regia di M. D’orzi. Bosnia Express, Guinga, Per il teatro ha in preparazione, insieme ad A. Antonini, un primo studio sull’ Amleto di Shakespeare.
 
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