Cronaca

Alterando la contabilità, aveva distratto 6 milioni dalle casse dell’Esercito Italiano

Sono tre le persone arrestate nel napoletano da Carabinieri e Finanzieri

Roma, 26 maggio  – Nel corso delle previste periodiche visite ispettive interne, presso il Centro Amministrativo  dell’Esercito Italiano emergevano  ammanchi nelle operazioni patrimoniali.

Tali irregolarità venivano immediatamente denunciate presso il comando dei Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, comandata dal Capitano Ivan Riccio, che informava le Procure Militare ed Ordinaria, avviando le opportune indagini congiuntamente ai militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Roma e coordinate dal dott. Roberto Felici, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Attraverso la minuziosa analisi di copiosa documentazione bancaria, intercettazioni telefoniche, indagini patrimoniali e assunzione di informazioni testimoniali rese da decine di soggetti a vario titolo coinvolti, è stato possibile  ricostruire tutti i flussi finanziari creati, accertando così la sussistenza di una radicata struttura delinquenziale ramificata soprattutto in territorio campano.

L’azione delittuosa vedeva coinvolti un Luogotenente dell’Esercito  il quale, sotto la regia di un commercialista ed approfittando del suo incarico di cassiere del Centro Amministrativo, attraverso una serie di artifici e raggiri, sottraendoli dal conto corrente dal quale venivano effettuati i bonifici per gli stipendi al personale, li faceva confluire sul conto corrente di terze persone, reclutate da altri due soggetti.

Gli intestatari dei conti, poi, prelevavano le somme accreditate e, trattenendone una parte, restituivano i soldi agli organizzatori.

Le indagini hanno consentito di risalire a 44  conti correnti intestati a persone compiacenti, nella maggior parte dei casi “reclutate” nella provincia di Napoli e, nel periodo dal 2010 al 2013, la somma sottratta all’Esercito è stato di circa € 6.000.000,00.

Il sottufficiale, forte del collaudato sistema illecito, continuava a godere del denaro illecitamente sottratto sperperandolo in vacanze, autovetture e immobili, nonché sponsorizzando la sua passione di cantante amatoriale, fino all’intervento degli investigatori che hanno proceduto al sequestro di tutti i conti correnti degli indagati e ricostruito minuziosamente il loro patrimonio.

Su proposta del sostituto procuratore dott. Roberto Felici, il G.I.P. del Tribunale di Roma, dott.ssa Anna Maria Fattori, ha emesso n. 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli organizzatori del sistema illecito, per i reati di “peculato militare, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita”, eseguite stamattina congiuntamente   dai militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Roma, mentre la posizione dell’infedele sottufficiale, è al vaglio della Procura Militare.

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