Politica

La minigonna ovvero: il balletto grottesco tra Renzi e Padoan

minigonnaRoma, 24 ottobre – Le cronache sia parlamentari, sia informative, ci stanno tenendo al corrente, specialmente in questi ultimi tempi, delle “acrobazie” numeriche che Renzi e Padoan tentano di fare con i numeri, per distribuire i fondi a disposizione a tutti i servizi e, nel contempo, per non muovere la “Legge di stabilità” che, “Legge Finanziaria” sotto mentite spoglie, sarebbe meglio definirla “Legge di Instabilità”.

Più Renzi sostituisce un segno meno (-) con uno più (+), più Padoan “si permette” di “interferire” facendogli rilevare che i movimenti non sono coperti, più Renzi insiste, prende i fondi da un’altra parte che resta scoperta, e assicura il popolo che le sue riforme istituzionali incrementano l’economia e la ripresa economica e che, per fare quello e per fare quell’altro, “i fondi ci sono”.

Si è animato un balletto macabro e grottesco in cui le alternative appaiono due: o il potere ha fatto perdere a Renzi il senso del reale, oppure Renzi, ormai saturato da un potere ben più grande di lui, si è immedesimato nella figura del Cristo e tenta di moltiplicare o di “dilatare” i fondi che ha a disposizione che, però, restano sempre quelli che sono e non “ubbidiscono” alle sue parole.

Non possiamo andare oltre il dare il consiglio al nostro PdC di aprire un po’ il trattato di Politica Economica, cosa che avrebbe dovuto fare durante il corso di Giurisprudenza, ramo in cui sembra che abbia conseguito la laurea, ma, siccome l’Italia si è trasformata ormai tutta in un teatrino, il balletto cui danno vita PdC e Ministro delle Finanze, ci sembra un po’ una scenetta colta pochi giorni or sono in un autobus della Capitale. L’autobus era uno di quelli vecchio tipo, che portava alcuni posti a sedere, l’uno di fronte all’altro. Ad uno di questi posti era già seduto un signore anziano e il posto avanti a lui era libero. Ad una fermata, è salita una vistosa ragazza che era resa ancor più vistosa da una minigonna che, nella sua posizione eretta, le copriva a malapena i due terzi delle cosce e che, ovviamente, non concedeva niente alla fantasia e si è accomodata subito al posto libero. Con una minigonna del genere, era scontato che, seduta avanti ad un uomo, si sentisse a disagio per cui ha cominciato a prendere la minigonna dall’orlo inferiore e a tirarla verso il ginocchio. L’operazione, come era prevedibile, non ha dato alcun risultato ma lei non ha demorso per cui, a intervalli irregolari, anche modificando continuamente la sua posizione sul sedile, ha continuato nei suoi tentativi senza, ovviamente, ottenere il risultato desiderato. Il signore anziano seduto avanti a lei, notata l’incongruenza del suo comportamento bizzarro e soprattutto la contraddittorietà della sua personalità, ad un certo punto, non ha potuto fare a meno di dirle, dicendole con evidenza: “…signorina, è inutile che lei continua a tentar di tirar giù la sua “gonna”; quella non è elastica e finirà per strapparla per cui, stia tranquilla, “quello” che si poteva vedere lo ha mostrato e lo abbiamo visto e non si può andare oltre…”.

…bene; facendo un irreverente paragone con la migliore commedia all’italiana, non ci sembra di assistere ad una metafora del “grottesco” balletto prima descritto, tra Renzi, anche “coadiuvato” dalla Boschi, e Padoan?

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