Calcio

I “bambini” di Mourinho

Da quando c’è Mourinho la Roma ha riscoperto il settore giovanile.

Roma, 15 dicembre 2023 – Da quando è alla Roma Mourinho ha fatto esordire in prima squadra tredici ragazzi provenienti dal vivaio giallorosso. Un po’ per necessità, un po’ per virtù.

Molti di loro, poi, sono stati ceduti, fruttando anche soldi importanti alle sempre bisognose casse societarie.

Basti ricordare i ventuno milioni e mezzo di euro che hanno portato le sole cessioni di Volpato, Afena-Gyan e Tahirovic. Senza contare le altre.

Due di questi “bambini” (come li chiama Mourinho) sono rimasti per diventare giocatori della rosa della prima squadra, spesso anche titolari.

Ci riferiamo a Bove, al quale proprio oggi è stato rinnovato il contratto allungandolo fino al 2028 e all’italo-polacco Zalewski.

Con quest’ultimo che si è imposto a sorpresa nella seconda parte della stagione 2021-22, nella quale ha contribuito alla conquista della Conference League.

La grandezza e l’importanza di un allenatore come Mourinho, dunque, si vede anche in questo enorme lavoro che ha fatto con i “bambini” della Roma, romani e romanisti, cresciuti dentro Trigoria a pane e pallone giallorosso.

Non ultimi Pagano e Pisilli, che contro lo Sheriff ha bagnato il suo esordio in Europa con un gol che ricorderà e ricorderemo per tutta la vita, emozionandosi, emozionandoci e facendo emozionare anche il navigato Mourinho.

Perché la loro affermazione tra i grandi è anche e soprattutto frutto del suo lavoro quotidiano e costante nel football ranch giallorosso, dove spesso e volentieri lo si è visto andare a seguire le partite e gli allenamenti delle squadre giovanili.

E di questo splendido lavoro di Mourinho con i “bambini” della Roma si potrebbe avvantaggiare anche la nazionale.

Che in un futuro prossimo si potrebbe ritrovare a disposizione dei talenti che, forse, altri allenatori meno carismatici di Mourinho non avrebbero avuto il coraggio di lanciare.

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