Roma

Movimentato inseguimento in mare. Sequestrati 760 chili di marijuana. Arrestati due italiani ed un albanese

gdf bari abbordaggio marijuanaRoma, 28 gennaio 2017 – Ieri, nel corso dei  controlli e  pattugliamenti delle acque del basso Adriatico da parte del  Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari e del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto, che svolge funzioni di Centro di Coordinamento Locale Frontex per l’operazione “TRITON”, veniva notata  un’imbarcazione presumibilmente impiegata per  perpetrare traffici illeciti  che dirigeva velocemente  verso le coste italiane. Immediatamente venivano dirottate le imbarcazioni militari verso il motoscafo sospetto intercettandolo al largo di San Cataldo (LE).

Sorpresi dai finanzieri, gli occupanti del natante sospetto cercavano di darsi alla fuga e, nel vano tentativo di acquisire maggiore velocità e sfuggire alla cattura, si liberavano di parte del carico lanciandolo in mare. Iniziava così un pericoloso, breve e movimentato inseguimento che si concludeva con l’abbordaggio dell’imbarcazione a circa 20 miglia al largo di San Cataldo (LE).

A bordo del motoscafo, vi erano  F.O. 47 anni e D.L di 58 anni, entrambi brindisini e A.Q. 31 anni, albanese di Valona. Sul natante, ancora alcuni pacchi, contenenti marijuana.

I Finanzieri riuscivano a recuperare il carico gettato in mare, per un totale di 43 colli di varie dimensioni e del peso complessivo di 760 kg, che venivano sequestrati unitamente al motoscafo, un semicabinato lungo 8 metri, con un potente motore fuoribordo da 225 cavalli e che veniva portato agli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Otranto.

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I tre venivano dichiarati in arresto per ‘detenzione e traffico internazionale di stupefacenti’ e posti a disposizione della locale Autorità Giudiziaria mentre sono stati avviati immediati approfondimenti investigativi in collaborazione con le Autorità di polizia albanesi e con il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di stanza a Durazzo, al fine di risalire al sodalizio criminale responsabile del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

La droga sequestrata e sottratta al mercato illegale ed al consumo, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale, oltre 7 milioni di euro. 

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