Politica

UN “PORCELLUM” (MERCATO DI POLTRONE) ANCHE IN ILLINOIS

IL GOVERNATORE STAVA PER VENDERE UN SEGGIO SENATORIALE

 

I mass media nostrani (quasi tutti sudditi della Casta) non danno rilevanza a fatti, avvenuti in altri Paesi, che potrebbero evocare fatti analoghi avvenuti in Italia.

La disinformazione è orchestrata nei salotti “buoni” ed è funzionale alla raccolta dei consensi elettorali.

Vogliamo offrire ai lettori una notizia rimasta in black-out. “Questo fottuto seggio senatoriale vale oro. Non lo darò via per nulla”. Sono le parole pronunciate (e intercettate telefonicamente dagli agenti federali U.S.A.) dal Governatore dell’Illinois, Rod Blagojevich (51 anni), arrestato il 9 dicembre scorso e rilasciato su cauzione.

Stava per vendere a peso d’oro la nomina del successore di Obama al Senato.

Come esponente del Partito democratico, era solito chiedere soldi in cambio di favori, a Chicago e dintorni.

È stato arrestato insieme al suo capo-gabinetto, John Harris, con l’accusa di frode e corruzione.

Rischiano entrambi fino a trent’anni di galera. Hanno agito “democraticamente” come i politici corrotti della Prima Repubblica Italiana.

Non avevano mai letto le opere di Kant, di Mazzini, di Salvemini. O forse le avevano lette e poi cestinate.

Blagojevich pretendeva, tra l’altro, che a sua moglie fosse assegnato un posto da 150.000 dollari l’anno in un Consiglio di Amministrazione.

Una legge (molto dicutibile) affida al governatore il potere di nominare in Senato il successore di chi viene eletto Presidente. È una legge da modificare, subito.

Le cariche istituzionali non possono essere oggetto di compravendita.

Questo è il perno della questione morale in ogni Paese del mondo. “Il governatore Blagojevich – ha dichiarato Patrick Fitzgerald, Procuratore generale – ha messo il cartello “si vende” su una nomina per il Senato che lui solo aveva il diritto di fare… Lincoln si starà rivoltando nella tomba”.

L’F.B.I. monitorava Blagojevich fin da quando (nel 2002) era stato eletto governatore. Venne messo sotto inchiesta nel 2005 per sospetta frode.

Ora è stato colto con le mani nel sacco.

I mass media U.S.A. farebbero bene, d’ora in poi, a divulgare i pregi della Demo-sorte-crazia, un modello di rappresentanza popolare che consentì alla Grecia antica di essere il faro della civiltà.

Un modello che venne rovesciato da un colpo di Stato ordito da oligarchi corrotti.

Una legittima curiosità: quanti sono oggi nel mondo i politici che realizzano interessi privati in atti d’ufficio? Cosmo G. Sallustio Salvemini

I mass media nostrani (quasi tutti sudditi della Casta) non danno rilevanza a fatti, avvenuti in altri Paesi, che potrebbero evocare fatti analoghi avvenuti in Italia.

La disinformazione è orchestrata nei salotti “buoni” ed è funzionale alla raccolta dei consensi elettorali.

Vogliamo offrire ai lettori una notizia rimasta in black-out. “Questo fottuto seggio senatoriale vale oro. Non lo darò via per nulla”. Sono le parole pronunciate (e intercettate telefonicamente dagli agenti federali U.S.A.) dal Governatore dell’Illinois, Rod Blagojevich (51 anni), arrestato il 9 dicembre scorso e rilasciato su cauzione.

Stava per vendere a peso d’oro la nomina del successore di Obama al Senato.

Come esponente del Partito democratico, era solito chiedere soldi in cambio di favori, a Chicago e dintorni.

È stato arrestato insieme al suo capo-gabinetto, John Harris, con l’accusa di frode e corruzione.

Rischiano entrambi fino a trent’anni di galera. Hanno agito “democraticamente” come i politici corrotti della Prima Repubblica Italiana.

Non avevano mai letto le opere di Kant, di Mazzini, di Salvemini. O forse le avevano lette e poi cestinate.

Blagojevich pretendeva, tra l’altro, che a sua moglie fosse assegnato un posto da 150.000 dollari l’anno in un Consiglio di Amministrazione.

Una legge (molto dicutibile) affida al governatore il potere di nominare in Senato il successore di chi viene eletto Presidente. È una legge da modificare, subito.

Le cariche istituzionali non possono essere oggetto di compravendita.

Questo è il perno della questione morale in ogni Paese del mondo. “Il governatore Blagojevich – ha dichiarato Patrick Fitzgerald, Procuratore generale – ha messo il cartello “si vende” su una nomina per il Senato che lui solo aveva il diritto di fare… Lincoln si starà rivoltando nella tomba”.

L’F.B.I. monitorava Blagojevich fin da quando (nel 2002) era stato eletto governatore. Venne messo sotto inchiesta nel 2005 per sospetta frode.

Ora è stato colto con le mani nel sacco.

I mass media U.S.A. farebbero bene, d’ora in poi, a divulgare i pregi della Demo-sorte-crazia, un modello di rappresentanza popolare che consentì alla Grecia antica di essere il faro della civiltà.

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Una legittima curiosità: quanti sono oggi nel mondo i politici che realizzano interessi privati in atti d’ufficio?

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