Spettacolo

Teatro Golden – ‘Vi presento papà’ con Mariano Rigillo per la regia di Toni Fornari

Conoscenza, cura e pazienza

Roma, 4 dicembre 2018 – ‘Vi presento papà’ è una deliziosa commedia, scritta da Augusto e Toni Fornari, da Andrea Maia e da Vincenzo Sinopoli che unisce momenti di commozione ad altri divertenti mentre esplora il caos dei sentimenti familiari, le fragilità irresponsabili, le paure, gli slanci improvvisi e le possibili catarsi.
A curarne la regia nell’open space del Teatro Golden è Toni Fornari con una valente compagnia capeggiata dal carismatico Mariano Rigillo (il regista Leonardo Castelli) con la partecipazione fondamentale di Anna Teresa Rossini, di Claudia Campagnola nel ruolo di Chiara e di due attori che interpretano Giorgio (indossato da Giancarlo Ratti), e Corrado (reso da Stefano Sarcinelli), due personaggi agli antipodi, quanto a carattere e comportamento, e tuttavia accomunati dalla professione, ambedue sono giornalisti, e da qualcos’altro che è poi il primo colpo di scena in questa commedia che davvero vive di sprazzi improvvisi.
Siamo in un salotto ben arredato con divani, poltrone déco e librerie che conservano accanto ai volumi ricordi dell’attività del padrone di casa: targhe, un David di Donatello ed altro. Perché siamo in casa di Leonardo Castelli un famoso regista, ormai anziano, che vive con la figlia Chiara e la fedelissima assistente Patrizia (Anna Teresa Rossini), ormai ai margini della attività sui set, sui quali fin dal ’70 si era espresso dapprima con opere intellettuali che tanto piacevano alla critica e poi, d’improvviso, traversato il Rubicone, firmando oltre cento pellicole commerciali che gli avevano procurato l’amore delle folle e un discreto benessere.
Castelli non si è mai dato volentieri in pasto alla stampa, ma non ha saputo esimersi dall’incontro con i due giornalisti organizzato dalla figlia Chiara (Claudia Campagnola), che senza anticiparne il motivo aveva organizzato una doppia intervista. Il regista non sa che Chiara non è stata del tutto sincera e accetta, anche se a malincuore: il legame d’amore con la ragazza è il punto di forza della sua esistenza.
I due noti critici cinematografici sono: Giorgio Formentin, critico impegnato di una importante rivista di settore e corrispondente dall’Italia del prestigioso ‘Cahiers du Cinéma’. Uomo compassato e distante, non ha mai apprezzato l’opera di Castelli che ha fregiato di costanti stroncature.
L’altro giornalista è Corrado Foschini, un tipo esuberante e’caciarone’, nome di punta della rivista ‘Lo scovacorna’, cresciuto nell’adorazione del celebre regista di cui ha visto tutte le opere, ammaliato anche dalla personalità dell’uomo Castelli ben noto anche come grande seduttore.
Ed è a questo punto, mentre i due colleghi si misurano come due pugili sul ring che scatta ancora un coup de théâtre. Perché Leonardo Castelli è…non è solo…
Non sveliamo la trama, perché è davvero ben costruita e godibile il gioco autorale, ma per veder germogliare una piante come un’idea basta rispettare i tre punti della raccomandazione di Patrizia: conoscenza, cura e pazienza.
E la serata al Golden si può considerare ben spesa.

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