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Floccari salva la Lazio nell’inferno di Trebisonda

Trebisonda – I biancocelesti vanno sotto per 3-1 in un primo tempo ricco di disattenzioni contro i turchi del Trabzonspor  ma, una ripresa sotto il segno del bomber calabrese. porta al rocambolesco pareggio finale che vale la testa del girone.

La Lazio ricomincia il suo tour d’Europa dove si era fermata la scorsa stagione, in quella stessa terra di Turchia che, non più tardi di qualche mese fa, aveva cancellato le sue speranze internazionali sotto i colpi del Fenerbahce e dell’arbitro Collum. L’avversario di giornata è il Trabzonspor, squadra della tanto storica quanto orgogliosa città di Trebisonda, che guida il Gruppo J di Europa League insieme proprio alla Lazio. Il Trabzonspor rappresenta in Turchia la prima alternativa alle tre squadre di Istanbul, in un ruolo quasi analogo rispetto a quello di immediate inseguitrici che le romane storicamente ricoprono nel campionato italiano alle spalle delle grandi del Nord; il campionato turco, però, non riesce a raggiungere il livello della Serie A nemmeno in un momento che la vede così balbettante, motivo per cui la Lazio vola a Trebisonda con i favori del pronostico e la voglia di dimenticare la crisi interna seguita al pareggio col Sassuolo di domenica.  I biancocelesti sono costretti a rinunciare a gran parte dei titolari nella linea di difesa, così sono Cavanda, Ciani, Cana e Lulic a proteggere Marchetti, mentre a centrocampo le chiavi di regia sono affidate a Biglia, affiancato da Hernanes e dal giovane Onazi. Petkovic sceglie poi Candreva e Felipe Anderson (all’esordio stagionale, ndr) sulle due fasce, liberi di scambiarsi di posizione e di supportare l’unica punta Perea. Dall’altra parte il Trabzonspor ripone le sue speranze di fare risultato nel classico tifo infernale degli stadi turchi ed in una formazione speculare a quella biancoceleste, composta da molti buoni giocatori ed impreziosita da qualche talento come l’ex Chelsea Malouda ed il trequartista mancino Miercejewski.

 

La Lazio sembra gestire bene la partita in avvio, ma i fantasmi del Fenerbahce si materializzano al dodicesimo minuto, quando i turchi passano inaspettatamente in vantaggio con un gran diagonale di Erdogan, servito alla perfezione da Paulo Henrique. La linea difensiva della Lazio traballa ancora sugli affondi del Trabzonspor ed al ventiduesimo arriva il secondo gol dei padroni di casa: mentre la prima rete era stata propiziata dall’errata posizione di Cavanda, qui è un disimpegno sballato di Lulic a lasciare Miercejewski libero di concludere da fuori area e, complice una deviazione, battere imparabilmente Marchetti. I due gol subiti in qualche modo svegliano la Lazio ed il miglior tasso tecnico dei biancocelesti inizia a farsi sentire. La reazione dei romani si concretizza al trentesimo minuto quando Onazi, imbeccato da Perea, batte con uno scavetto il portiere Kivrak. Il due a uno galvanizza la Lazio che colpisce anche un palo con Hernanes al trentatreesimo, ma i padroni di casa approfittano ancora di una difesa incerta e colpiscono con Paulo Henrique per il 3-1 appena due minuti dopo. La reazione laziale è poca roba, e quando il signor Hannson manda tutti negli spogliatoi per la fine del primo tempo la situazione sembra seriamente compromessa per i romani.

 

Nella ripresa la Lazio scende in campo cercando l’impresa, mentre il Trabzonspor rinuncia a giocare e si chiude ordinatamente nella sua metà campo. L’impressione è che i biancocelesti potrebbero accorciare da un momento all’altro, ma un gol annullato a Ciani ed un paio di parate del portiere avversario iniziano a far pensare ad una partita stregata. Petkovic prova a rompere gli equilibri schierando due punte, inserendo Floccari al fianco di Perea, e buttando nella mischia Ederson ed il giovane Keita; è proprio il ragazzo ex-Barcellona a servire su corner il pallone del 3-2 a Floccari che riapre la gara. La Lazio sente l’odore del sangue e cinge d’assedio il Trabzonspor nella manciata di minuti che mancano alla fine della gara, trovando prima un incredibile pareggio con la doppietta di Sergio Floccari su un’ottima rifinitura di Perea, quindi sfiorando un incredibile sorpasso nei minuti di recupero con l’argentino Biglia.

 

Il 3-3 finale lascia Lazio e Trabzonspor a braccetto in testa al girone e, complice la vittoria del modesto Apollon a Varsavia contro il Legia, delinea sempre più chiaramente le favorite per il passaggio del turno. Certo, la Lazio brillante che illuminava l’Europa League della scorsa stagione è lontana anni luce da quella balbettante attuale, ma questa ha un cuore grande e la qualificazione è comunque dietro l’angolo: visto il momento, tanto deve bastare.

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