Politica

IGNOBILE SPARTIZIONE DELLE POLTRONE RAI

Intervista rilasciata dall’on. Antonio Di Pietro
 DI PIETRO
(Antonio Di Pietro)

On. Di Pietro, lei è stato l’iniziatore dell’operazione “Mani pulite” nei primi anni ’90. Il tentativo di smantellare la corruzione che si era annidata nelle maglie della politica ha favorito però la “discesa in campo” di “nuovi politici” della cosiddetta Seconda Repubblica. Paradossalmente la corruzione ha preso ancor di più il sopravvento. Le sue denunce sono quotidiane ma come si potrebbe smantellare definitivamente la corruzione ?
Grazie a quell ’ i nchiesta abbiamo scoperchiato u n sistema basato s u l l a corruzione e sull’illegalità, purtroppo non ci è stato permesso di andare fino in fondo. Noi magistrati del Pool, nei primi anni Novanta, abbiamo fotografato una realtà e individuato la malattia. Non spettava a noi estirparla, ma alla classe politica che doveva ripulirsi e riporre al centro della propria azione la questione morale. Ma non è stato così. È assurdo che la colpa venga data al medico che ha scoperto il tumore e non a chi lo ha procurato. Abbiamo lavorato alacremente per sradicare il malaffare e per punire i corrotti, ma a questo bisognava affiancare un’azione moralizzatrice da parte della politica. All’epoca di Mani pulite i funzionari rubavano per il partito, la corruzione era finalizzata alla politica, oggi si ruba per se stessi e la tangente è stata istituzionalizzata. Sono state fatte leggi per cancellare reati, depenalizzarli, come ad esempio il falso in bilancio, e molti politici, che prima sarebbero stati puniti, adesso si ritrovano con la fedina penale immacolata.
La nostra Costituzione è sempre oggetto di dibattiti parlamentari. Qual è il suo pensiero in merito? Ha bisogno di modifiche o va bene così com’è? La Costituzione è il bene più prezioso della nostra Repubblica, la garanzia della nostra democrazia. L’intelaiatura istituzionale, stabilita dai padri costituenti, limita fortemente ogni tentativo da parte di qualunque maggioranza di imporre una dittatura. Per questo, la Carta continua ad essere oggetto di attacchi da parte del Presidente del Consiglio che vorrebbe avere mano libera e legiferare al di là di delle regole. La separazione dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) è garanzia e argine di derive pericolose. Negli ultimi tempi stiamo vivendo una stagione politica molto particolare, in cui un solo individuo tenta di accentrare a sé i tre poteri e, soprattutto, tenta di porsi al di sopra della legge e di aggredire gli istituti del pluralismo, partendo da quello dell’informazione. Comunque i nostri Padri hanno previsto un sistema di pesi e contrappesi che non permette lo scardinamento del sistema democratico. I principi fondamentali sono le pietre miliari della Carta. Credo che bisogna partire da questi presupposti per cercare di migliorare la nostra democrazia. Rimane l’amarezza dell’inattuazione di molti principi cardine che oggi più di ieri sarebbero necessari.
L’attuale legge elettorale viene definita “porcellum”. Perché è così difficile avviare le procedure per una riforma del sistema elettorale? A chi conviene mantenerla così? Perché dobbiamo accettare un Parlamento di “nominati”? L’Italia dei Valori si è sempre battuta contro questa legge ‘porcata’. Non è accettabile che in un sistema democratico gli elettori non possano scegliersi coloro che dovranno poi rappresentarli in Parlamento. I parlamentari vengono scelti e selezionati nelle segreterie di partito. Noi vogliamo cambiare questo sistema prima del voto ma non credo che si troverà in Parlamento una maggioranza disposta a farlo. Se si tornasse alle urne con una nuova legge elettorale molti parlamentari non sarebbero riconfermato dagli elettori. Non è un caso che in questa legislatura i deputati della maggioranza abbiano votato in modo compatto le cose più ignobili, obbedendo al leader e non ai propri elettori.
Sono diversi anni che i governi non riescono a terminare la legislatura. Cosa provoca questa instabilità politica? Il suo partito sarebbe disposto ad allearsi con altre forze democratiche? Ho già detto che peril tempo di un battito d’ali di una farfalla l’Italia dei Valori è disposta adappoggiare un governo, che duri al massimo 90 giorni, e che approvi solamentela nuova legge elettorale. Subito dopo bisogna tornare alle urneperché sono i cittadini a dover scegliere da chi essere rappresentati. Siamonettamente contrari all’attuale premio di maggioranza perché assegnare il55% dei seggi a forze che magari hanno preso solo il 35% dei voti rappresentauna truffa. Siamo per una legge che, attraverso il meccanismo deldoppio turno di collegio, senza premio di maggioranza, dia la possibilitàal cittadino di scegliere direttamente in prima o in seconda battuta chideve rappresentarlo. Siamo anche favorevoli ad un eventuale indicazionepreventiva del presidente del Consiglio, della squadra e del programma.
Il tema del federalismo è di grande attualità. Recentemente è stato citato il pensiero di Gaetano Salvemini, ma in modo improprio. Cosa potrebbe succedere nel Sud? Tale sistema potrebbe facilitare l’infiltrazione della malavita organizzata? – Siamo sempre stati per un federalismoresponsabile che non mortifichi il Sud a vantaggio del Nord. Lespinte secessioniste non appartengono al nostro patrimonio culturale esono pericolose perché alimentano il razzismo. Il federalismo dovrebberesponsabilizzare gli enti locali al fine di evitare sprechi e limitare il malaffare nella gestione della Res Publica.
Da qualche tempo l’informazione viene “manipolata”. A marzo uscirà un libro del Direttore Salvemini su questo argomento. Il WEB rappresenta una nuova espressione di democrazia. Pensa che le future campagne elettorali possano svilupparsi su internet? – L’Italia dei Valori ha sempre creduto,sin dal primo momento, nella Rete. È l’ultimo baluardo della libertà diinfomazione in un Paese, come l’Italia, dove c’è un’illiberale concentrazionedei mezzi dell’informazione da parte del presidente del Consiglio.Internet permette ad una forza politica come la nostra, (l’unica che si èrifiutata di sedersi al tavolo della spartizione delle poltrone Rai), di far circolarele idee. Il nostro partito ha puntato molto sulla comunicazione online. I nostri siti www.italiadeivalori.it e www.antoniodipietro.it sono continuamenteaggiornati e forniscono un’informazione libera da censure o
pressioni. Twitter, la mia pagina facebook e la web tv sono tutti strumenti che fanno da megafono alle nostre battaglie.
 
On. Di Pietro, grazie per la Sua gentile disponibilità anche a partecipare alla manifestazione celebrativa del Ventennale de “L’Attualità” che avrà luogo a fine marzo.
 
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