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Prime medaglie giochi Olimpici, Kostner-Zoeggeler ok – Sage Kotsenburg primo oro di Sochi

Dall’Ansa – Sochi, 8 febbraio – scritto da Claudio Salvalaggio: Non è russa ma a stelle e strisce la prima medaglia d’oro di Sochi 2014, come già successe nei Giochi invernali del 1924, 1932 e 1952, ma anche la prima medaglia d’oro nello snowboard slopestyle nella storia delle Olimpiadi: lo ha conquistato il ventunenne Sage Kotsenburg, davanti al norvegese Staale Sandbech e al canadese Mark McMorris, anche loro ventenni. Il grande favorito di questa disciplina, al debutto a Sochi, era l’americano Shaun White, 28 anni, star dello snowboard, che però nei giorni scorsi aveva ha annunciato il suo forfait dopo la leggera ferita al polso sinistro subita in allenamento: preferisce preservarsi per la gara di half-pipe, specialità nella quale è stato due volte campione olimpico.

Una vittoria inaspettata e contro il pronostico quella di Kotsenburg. Il punteggio con cui lo statunitense si è imposto è il clamoroso 93.50 ottenuto nel primo run, mentre a portare Sandbach e McMorris sugli altri due gradini del podio sono stati i punteggi, rispettivamente di 91.75 e 88.75 ottenuti nel secondo run. Originario dell’Idaho, poco conosciuto al grande pubblico, Kotsenburg era salito sul podio degli X-Games (i Giochi dedicati agli sport non olimpici) invernali di Aspen nel 2012 proprio alle spalle di quel McMorris che oggi si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio.

Il neo campione ha conquistato i giudici con lo stile sulle rail e i salti altissimi con torsioni spettacolari. “Sono emozionato, mi sento in paradiso, non trovo le parole e non riesco a capire quello che sta succedendo – ha detto Kotsenburg – questa è la cosa più folle che mi sia mai capitata”. Se gli Usa mettono il sigillo sul primo oro olimpico, i norvegesi fanno il bis con due veterani del fondo, nel biathlon maschile e nello skiathlon femminile, prendendo la testa del medagliere. Ole Einar Bjoerndalen, 40 anni, alla sua sesta partecipazione olimpica, entra addirittura nella leggenda: vincendo l’oro della 10 km sprint di biathlon, davanti all’austriaco Dominik Landertinger e al ceco Jaroslav Soukup., ha conquistato la 12/a medaglia olimpica eguagliando il primato del connazionale Bjorn Daehlie.

Grande favorita della vigilia, Marit Bjoergen, che con i suoi 33 anni e 324 giorni è la campionessa olimpica di sci di fondo più “anziana”, ha conservato il titolo di campionessa olimpica nello skiathlon. La norvegese, al quarto oro olimpico, ha preceduto nell’ordine la svedese Charlotte Kalla e la connazionale Heidi Weng. Gli olandesi invece hanno fatto tris in una stessa gara, quella dei 5000 metri del pattinaggio di velocità: podio quindi tutto arancione con Sven Kramer, primo con il record olimpico, Jan Blokhuijsen e Jorrit Bergsma. Diciassettesimo posto per l’azzurro Andrea Giovannini.

La specialità olimpica di gobbe di sci freestyle diventa un affare di famiglia. Il Canada domina la gara con le sorelle Justine e Chloe Dufour-Lapointe: oro alla prima, argento alla seconda. Il bronzo è stato vinto invece dalla statunitense Hannah Kearney.

La squadra italiana ha lanciato segnali positivi con due delle sue icone: il biolimpico Armin Zoeggeler, portabandiera azzurro, si è classificato terzo in entrambe le prime due manche, mentre Carolina Kostner ha festeggiato oggi i suoi 27 anni portando la squadra di pattinaggio in finale.

Mller domina 3/a prova discesa, Fill terzo – Miglior tempo per Bode Miller nella terza prova della discesa olimpica di Sochi. L’americano ha fermato il crono sui 2’06″09, 66 centesimi prima di Aksel Lund Svindal e 1 secondo davanti a Peter Fill che dimostra già confidenza con il tracciato olimpico. Ai piedi del podio virtuale Werner Heel, quarto con 1″12 da Miller che appare favorito per l’oro. Si è nascosto Christof Innerhofer che si è alzato a metà percorso, proseguendo nella sua strategia di provare la pista solo a tratti. Così come Matthias Mayer, l’austriaco più in forma del momento che ha sciato in piedi. Qualche difficoltà per Dominik Paris, 19/o con 3″23 di distacco. Domenica la gara che assegnerà la prima medaglia dello sci alpino.

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