Spettacolo

Casablanca.

Esce in Italia, dopo l'ultimo conflitto mondiale, il film-mito per eccellenza.

Roma, 21 novembre 2021.

 

La ricorrenza.

Un anno e mezzo dopo la fine del secondo conflitto mondiale, il 21 novembre 1946, esce in Italia un film-leggenda: Casablanca, diretto da Michael Curtiz.

La storia.

In piena seconda guerra mondiale l’americano Rick Blain, proprietario del Rick’s Café Américain a Casablanca nel Marocco francese, è un disilluso dell’amore, della politica, della vita in genere.

Casablanca è sotto il controllo del governo di Vichy, filonazista, ed è un crocevia importante per chi è braccato dai tedeschi e intende fuggire nel neutrale Portogallo, per poi decollare verso la libera America.

Nel locale di Rick c’è di tutto: gioco d’azzardo, musica, spionaggio, patriottismo, seduzione, ufficiali francesi, come il capitano Renault e tedeschi come il maggiore Strasser.

Rick sembra essere refrattario a tutta questa fauna, fin quando entra in possesso di due <lettere di transito>.

L’importanza di tali documenti è determinante per lasciare il Marocco, poter prendere l’aereo verso Lisbona e in un secondo momento raggiungere gli Stati Uniti.

Rick fa finta di nulla sulle lettere, ma inaspettatamente si manifesta un colpo di scena.

Entrano nel suo locale Ilsa Lund, profuga norvegese, insieme al marito Victor Laszlo, leader della resistenza cecoslovacca, ricercato dalla Gestapo.

Ilsa è una vecchia fiamma di Rick, frequentata un paio d’anni prima a Parigi prima dell’occupazione della capitale francese da parte dei nazisti.

L’amore tra i due è travolgente, sedotti dal fascino della Ville Lumiere, nonostante i pericoli imminenti della guerra.

I progetti tra i due innamorati si moltiplicano di giorno in giorno, fin quando l’ombra dell’occupazione nazista è imminente.

L’appuntamento decisivo per poter scappare dalla città, ormai con i tedeschi alle porte, vede il solo Rick sotto una pioggia battente che aspetta invano per ore il suo grande amore.

Grande l’imbarazzo e lo stupore di Rick nel rivedere la donna e per di più sposata…

Ilsa, approfittando di un momento in cui si trovano soli nel locale, giustifica il suo innamoramento parigino nella convinzione di aver perduto il marito probabilmente morto in un campo di concentramento.

Nel giorno dell’appuntamento con Rick viene a sapere che Laszlo è ancora vivo.

Decide quindi di ricongiungersi a lui e lascia senza spiegazione il costernato Rick.

Ilsa e il marito non passano inosservati a Casablanca, col maggiore Strasser che vigila su Laszlo che a sua volta avvia contatti con i dissidenti del posto.

Anche Rick è sorvegliato, specialmente dal capitano Renault il quale vuole dimostrare a Strasser la sua fattiva collaborazione.

Rick ed Ilsa sono ancora perdutamente innamorati ma la dedizione alla causa e lo spirito di sacrificio di Laszlo fanno breccia su Rick che riscopre in se stesso il patriota e l’idealista che è.

L’americano escogita un piano che fa credere al capitano Renault di voler fuggire con Ilsa, avendo le due lettere di transito, in cambio del dissidente Laszlo.

Anche Ilsa è convinta di fuggire con Rick, nel ricordo e nel riscatto di quello che è successo nella Parigi occupata.

Il colpo di scena stavolta lo prepara Rick quando all’aeroporto, poco prima dell’imbarco, consegna a Laszlo le lettere di transito davanti ad una esterrefatta Ilsa.

Nella straziante separazione, ai piedi dell’aereo, Rick spiega ad Ilsa che se rimane con lui se ne pentirà amaramente.

<Non oggi forse e neanche domani, ma presto o tardi, e per tutta la vita>.

<Tu devi partire con Victor, tu appartieni a lui>. <Noi due siamo niente in questa immensa tragedia>.

Curiosità.

La lavorazione della pellicola avviene proprio durante la seconda guerra mondiale, col regista Curtiz attratto dall’intreccio tra la storia sentimentale dei due protagonisti e l’incedere della guerra.

Il cinismo di Rick e la sua (ri)conversione finale è un messaggio che induce lo spettatore a guardare ad un mondo migliore.

La magia dello schermo aumenta il piacere dell’identificazione con gli attori della vicenda.

La sceneggiatura, sin dall’inizio, è preda di una serie di rimaneggiamenti tanto che la scena finale all’aeroporto vive dell’incertezza di chi deve salire sull’aereo…

Curtiz vuole rimarcare la storia d’amore, mentre la produzione vuole enfatizzare la lotta contro il nazismo.

Alla fine si crea una giusta miscela, che durante le riprese pochi credono possa portare ad un grande film.

I Protagonisti.

Rick è Humphrey Bogart, in un ruolo che lo consacra già come mito in pieno sviluppo di carriera.

E’ probabile che la scelta di Bogart, da parte dei produttori, sia condizionata dal successo conseguito l’anno prima ne Il mistero del falco.

Particolare curioso: Nell’idea iniziale degli sceneggiatori il ruolo di Rick deve andare ad un certo Ronald Reagan, che trentotto anni dopo diviene il 40° presidente degli Stati Uniti…

Rick è Bogart e Bogart è Rick, nessun dubbio che la parte sia scritta per lui.

Ilsa è Ingrid Bergman, anche lei non una prima scelta dei produttori infastiditi inizialmente dal fatto che l’attrice è distratta dall’impegno del suo prossimo film, Per chi suona la campana.

Già dopo il primo ciak però scatta l’alchimia giusta e la stessa Bergman dichiara successivamente che Casablanca <E’ qualcosa di mistico>.

Laszlo è Paul Henreid, algido caratterista, a suo agio nel ruolo di convinto patriota al di là dell’amore per Ilsa.

Altri ottimi interpreti sono Claude Rains, il capitano Renault, che ritroviamo in seguito in Notorius di Hitchcock, e Peter Lorre, viscido trafficante che cede le lettere di transito a Rick.

Come poi non dimenticare il mitico Sam, il pianista del locale di Rick, interpretato da Dooley Wilson che accompagna la storia d’amore tra Rick ed Ilsa col brano As time Goes By, Mentre il tempo passa.

E’ un film da guardare e riguardare.

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