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Calcio. Prati: “Milan-Juve è una partita aperta ad ogni risultato” – INTERVISTA ESCLUSIVA

calcio prati ex roma 2016Per il grande ex di Milan e Roma,  saranno le sue vecchie squadre le vere avversarie della Juventus.

Roma, 21 ottobre – Pierino Prati è stato un grande bomber del nostro calcio. In carriera ha vestito le maglie di Milan e Roma (per poi chiudere con un anno alla Fiorentina) e dunque nessuno meglio di lui ci può presentare la prossima giornata di campionato, nella quale il confronto diretto di sabato sera Milan-Juventus potrebbe favorire proprio i giallorossi, che domenica sera riceveranno il Palermo.

Al big-match di San Siro arrivano due squadre in ottima forma – ci dice parlando di Milan-Juve – La Champions ha dimostrato che i bianconeri, pur non giocando benissimo, hanno sempre le risorse mentali e fisiche per vincere la partita. Il Milan, però, non giocando le coppe ha avuto più tempo e tranquillità per prepararla. Ma non deve commettere l’errore di pensare di trovare una Juve stanca per l’impegno in Champions, perché la Juve ha una panchina lunghissima, nella quale le riserve valgono quanto i titolari”.

Quale delle due, secondo lei, è favorita?

Nessuna delle due. Milan-Juve è una partita da tripla e credo che potrà essere anche molto spettacolare, perché entrambe le squadre hanno dei grandi attaccanti in un ottimo momento di forma. Se vincerà il Milan, dal successo trarrà una grande spinta psicologica per continuare a fare bene in campionato e, a quel punto, potrà cominciare a sognare in grande. Se vincerà la Juve, invece, respingerà una concorrente diretta che sta vivendo un momento molto positivo, nel quale ha fatto vedere l’impronta di Montella sulla squadra. Il mister è stato molto bravo ad entrare nella testa dei giocatori per farsi seguire da loro sulla strada che ha tracciato ed ora comincia a raccogliere i frutti del suo lavoro. Anche perché il Milan, secondo me, ha grandi margini di miglioramento”.

Del big-match potrebbe approfittare l’altra sua ex squadra, la Roma, che riceverà il Palermo all’Olimpico nel posticipo di domenica.

Certo, anche perché secondo me le avversarie dei bianconeri nella corsa al titolo saranno proprio le mie due ex squadre, Milan e Roma. Il Napoli, infatti, ha grossi problemi, come hanno dimostrato le ultime due sconfitte con i giallorossi e il Besiktas. Certo, la Juve è più forte di Milan e Roma e per queste sarà difficile per loro starle dietro. Ma se il Milan la batte a San Siro acquista fiducia e autostima e se la Roma trova quella continuità di risultati che le è mancata, allora possono puntare i bianconeri”.

Poi tutte e tre hanno grandi attaccanti su cui contare: Higuain, Dzeko e Bacca. Come li giudica lei, che è stato un grande nel loro ruolo?

Tre centravanti fortissimi e diversi. Bacca è un vero rapace dell’area di rigore, dove se gli arriva un pallone non perdona. Magari si vede poco nel gioco di squadra, ma lì dentro è micidiale. Dezko ha ritrovato la convinzione e il rendimento realizzativo che l’anno scorso aveva perso ed è tornato il bomber che conoscevamo. Però la Roma non deve fare l’errore di affidarsi solo a lui, perché lui non è un trascinatore della squadra. Spalletti deve trovare anche altre soluzioni realizzative, così come Montella, a mio parere, deve chiedere meno rientri a Niang e Suso, che a forza di farsi tutto il campo arrivano poi stanchi a calciare in porta. Lui dovrebbe sfruttarli di più negli ultimi trenta metri, anche se per ora stanno facendo benissimo pure così e con le loro giocate creano tante azioni da gol. Quanto agli attaccanti della Juve, che dire. Se non gioca Higuain gioca Mandzukic, poi c’è Dybala, poi Cuadrado. Tutta gente che garantisce comunque un sacco di gol. Campioni che ti fanno vincere le partite anche se giochi male”.

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