La Valle d’Aosta celebra l’Imperatore Ottaviano Augusto

Aosta, 23 settembre – Augusta Praetoria Salassorum, con questo nome nel 25 a.C. venne fondata Aosta, la ridente cittadina incastonata al centro della Regione Valle d’Aosta.

Modello esemplare di urbanistica e l’importanza  degli innumerevoli resti, opere della  civiltà romana, hanno fatto definire questa città la “Roma delle Alpi”.

Un privilegio bimillenario che richiama tutto l’anno visitatori provenienti da ogni parte del globo.

Citiamo in particolare la cinta muraria che difendeva perimetralmente la città e poi il teatro, l’Arco d’Augusto, la Porta Praetoria, le domus urbane ed ancora le torri ed il criptoportico, tutte testimonianze storiche architettoniche visibili e visitabili grazie all’attento lavoro di restauro e conservazione posto in essere dall’Amministrazione Regionale.

Nella ricorrenza del bimillenario della morte dell’Imperatore Ottaviano Augusto avvenuta il 19 agosto del 14 d.C. l’Amministrazione Regionale ha organizzato una serie di eventi programmati fino al dicembre del c.a. che consentirà ai visitatori di accedere ai beni culturali alla scoperta, rivisitazione ed approfondimento della romanità che profondamente ha inciso la Storia della Valle nello sviluppo della cultura, idee nel contesto urbano e paesaggistico.

Approfittiamo della ricorrenza per ricordare una delle opere meno conosciute dal turismo di massa, verosimilmente a causa della collocazione del sito che, rispetto ai precedenti presenti nella città,  è invece  a 10 km. da Aosta. Parliamo dell’acquedotto-ponte di Pont d’Ael, un’opera straordinaria realizzata nel I secolo a.C.  e tuttora in uno straordinario stato di conservazione.

La località è comodamente raggiungibile in auto. Una volta parcheggiata nell’ampia area libera, si percorreranno circa 200 metri a piedi nell’ameno abitato costituito dalle tipiche abitazioni in pietra e legno; quindi ci apparirà l’opera nella sua maestosa struttura. Avvicinandosi,  il viaggiatore sarà pervaso da emozioni che verranno miscelate dalla bellezza dell’opera alla sfida ardimentosa che l’uomo dell’epoca osò contro quel collegamento che sembrava impossibile realizzare a quell’altezza tra i due fianchi solcati dal fiume Grand Eyvia. Percorrendo il ponte è d’obbligo soffermarsi al centro e sporgersi per osservare l’orrido di sicuro effetto. Lo stesso è stato infatti progettato con un doppio passaggio per un doppio utilizzo. Superiormente un condotto (specus) pavimentato con grosse lastre in pietra impermeabilizzate con malta idraulica era per il passaggio dell’acqua mentre al di sotto, un camminamento aerato ed illuminato da feritoie consentiva il transito alle persone ed animali. Ovviamente oggi è percorribile anche la parte superiore, a cielo aperto.

Sul prospetto a Nord campeggia al centro l’incisione su lastre di marmo :” IMP CAESARE AUGUSTO XIII COS DESIG C AVILLIUS C F CAIMUS PATAVINUS  PRIVATUM” la cui traduzione: Sotto l’Imperatore Cesare Augusto quando fu designato per il suo XIII Consolato. Caio Avillio Caimo, figlio di Caio, padovano. Opera privata. Incisione che consente di datare con esattezza l’opera al 3° secolo a.C. e di attribuirlo all’opera imprenditoriale del padovano Caius Avillius Caimus, appartenente ad una ricchissima famiglia di imprenditori veneti operanti nel settore dell’edilizia, trasformazione delle materie prime nonchè nel commercio degli schiavi.

Pur non essendo ancora stato provato, è verosimile che l’opera sia stata realizzata per trasportare l’acqua fino ad Aymavilles nella cui zona sono presenti importanti cave di marmo Bardiglio, materiale largamente utilizzato nella costruzione dell’Augusta Praetoria

Raggiungere il sito consentirà al visitatore di apprendere ulteriori notizie sull’ardita opera oltre ad approfondire notizie in merito alle indagini archeologiche cui ha dato corso la Soprintendenza per i Beni e le attività culturali dell’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Valle d’Aosta tra il 2010 ed il 2012 ed i cui risultati sono riportati in apposite targhe esplicative collocate nei pressi del sito.

Relativamente agli orari in cui il ponte possa essere visitato nela sua parte coperta si rimanda al sito della Regione Valle d’Aosta all’indirizzo www.regione.vda.it

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