Tematiche etico-sociali
CNR e Regione Lombardia contro la fuga dei cervelli
Rispondere concretamente al problema della fuga dei cervelli, sostenere la ricerca scientifica in Lombardia e
offrire nuove prospettive di lavoro ai giovani, questi i principali obiettivi delliniziativa Mind In Italy presentata oggi a Milano da Roberto Formigoni, Presidente di Regione Lombardia e Luciano Maiani, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme a un parterre di esperti e specialisti del settore.
Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, partono da domani i bandi per la selezione di laureati e diplomati di Istituti tecnici o scientifici superiori nellambito dei Progetti ricompresi dallAccordo Quadro, sottoscritto dal CNR e da Regione Lombardia. LAccordo Quadro prevede infatti lattuazione di 4 Progetti di Ricerca, che saranno realizzati in Lombardia, finalizzati allinserimento di giovani in programmi triennali di Ricerca e Sviluppo, attraverso il conferimento di 64 contratti a tempo determinato, 43 assegni di ricerca, 5 dottorati e 30 borse master in Ricerca Industriale, per un totale di 142 posizioni. Questi i quattro Progetti di Ricerca: Nuove tecnologie e strumenti per lefficienza energetica e lutilizzo delle fonti rinnovabili negli usi finali civili (34 posti); Risorse biologiche e tecnologie innovative per lo sviluppo sostenibile del sistema agro-alimentare (21 posti); Processi high-tech e prodotti orientati al consumatore per la competitività del manifatturiero lombardo (59 posti); Nanoscienze per materiali e applicazioni biomediche (28 posti). Liniziativa Mind in Italy intende dare ampia pubblicizzazione ai quattro Progetti di Ricerca mettendo in luce lazione di contrasto alla fuga dei cervelli messa in atto con il lancio dei bandi di selezione di giovani laureati e diplomati. Per lattuazione dei 4 Progetti di Ricerca sono stati impegnati complessivamente 40 milioni di euro (20 milioni dal CNR e 20 milioni da Regione Lombardia).
Per la selezione del nuovo personale previsto dai bandi sono destinati 12 dei 40 milioni di euro complessivi. Il CNR Lombardo, nei cui istituti verranno realizzati i quattro Progetti, contribuisce alla formazione dei giovani e allo sviluppo della ricerca scientifica con 1.094 ricercatori e oltre 4 milioni di Euro, cifra che costituisce il 17% della totalità degli investimenti in Ricerca scientifica nel territorio lombardo. Lo sforzo del CNR assieme a quello di Regione Lombardia (prima regione in Italia nel sostegno alla ricerca) è un segnale positivo, soprattutto a fronte di una situazione nazionale non senza criticità.Infatti, nonostante la crescita registrata, lItalia impiega in questo settore un numero di risorse umane ancora basso (110.595 unità), con un rapporto, rispetto al totale della forza lavoro, di circa mezzo ricercatore ogni 1.000 unità.
Nel contesto internazionale significa che lItalia occupa il penultimo posto dopo Finlandia (2,229 ricercatori ogni 1.000 unità), Svezia (1,623), Danimarca (1,481) e Giappone (1,349).I dati mostrano, daltro canto, che le risorse pro-capite conquistate in Europa dai ricercatori italiani sono decisamente superiori a quelle della media europea afferma Luciano Maiani – Presidente CNR – e indicano quindi che il problema è nella consistenza numerica dei ricercatori in Italia piuttosto che nella qualità.
Il CNR e Regione Lombardia con liniziativa Mind In Italy si inseriscono in questo contesto con lintento di contrastare attivamente la fuga dei cervelli e di offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani. Il sistema della Ricerca in Italia non può prescindere dallincremento del numero dei ricercatori e dalla loro attrazione dallestero.
Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, partono da domani i bandi per la selezione di laureati e diplomati di Istituti tecnici o scientifici superiori nellambito dei Progetti ricompresi dallAccordo Quadro, sottoscritto dal CNR e da Regione Lombardia. LAccordo Quadro prevede infatti lattuazione di 4 Progetti di Ricerca, che saranno realizzati in Lombardia, finalizzati allinserimento di giovani in programmi triennali di Ricerca e Sviluppo, attraverso il conferimento di 64 contratti a tempo determinato, 43 assegni di ricerca, 5 dottorati e 30 borse master in Ricerca Industriale, per un totale di 142 posizioni. Questi i quattro Progetti di Ricerca: Nuove tecnologie e strumenti per lefficienza energetica e lutilizzo delle fonti rinnovabili negli usi finali civili (34 posti); Risorse biologiche e tecnologie innovative per lo sviluppo sostenibile del sistema agro-alimentare (21 posti); Processi high-tech e prodotti orientati al consumatore per la competitività del manifatturiero lombardo (59 posti); Nanoscienze per materiali e applicazioni biomediche (28 posti). Liniziativa Mind in Italy intende dare ampia pubblicizzazione ai quattro Progetti di Ricerca mettendo in luce lazione di contrasto alla fuga dei cervelli messa in atto con il lancio dei bandi di selezione di giovani laureati e diplomati. Per lattuazione dei 4 Progetti di Ricerca sono stati impegnati complessivamente 40 milioni di euro (20 milioni dal CNR e 20 milioni da Regione Lombardia).
Per la selezione del nuovo personale previsto dai bandi sono destinati 12 dei 40 milioni di euro complessivi. Il CNR Lombardo, nei cui istituti verranno realizzati i quattro Progetti, contribuisce alla formazione dei giovani e allo sviluppo della ricerca scientifica con 1.094 ricercatori e oltre 4 milioni di Euro, cifra che costituisce il 17% della totalità degli investimenti in Ricerca scientifica nel territorio lombardo. Lo sforzo del CNR assieme a quello di Regione Lombardia (prima regione in Italia nel sostegno alla ricerca) è un segnale positivo, soprattutto a fronte di una situazione nazionale non senza criticità.Infatti, nonostante la crescita registrata, lItalia impiega in questo settore un numero di risorse umane ancora basso (110.595 unità), con un rapporto, rispetto al totale della forza lavoro, di circa mezzo ricercatore ogni 1.000 unità.
Nel contesto internazionale significa che lItalia occupa il penultimo posto dopo Finlandia (2,229 ricercatori ogni 1.000 unità), Svezia (1,623), Danimarca (1,481) e Giappone (1,349).I dati mostrano, daltro canto, che le risorse pro-capite conquistate in Europa dai ricercatori italiani sono decisamente superiori a quelle della media europea afferma Luciano Maiani – Presidente CNR – e indicano quindi che il problema è nella consistenza numerica dei ricercatori in Italia piuttosto che nella qualità.
Il CNR e Regione Lombardia con liniziativa Mind In Italy si inseriscono in questo contesto con lintento di contrastare attivamente la fuga dei cervelli e di offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani. Il sistema della Ricerca in Italia non può prescindere dallincremento del numero dei ricercatori e dalla loro attrazione dallestero.
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