Politica

Danneggiamento di un circolo culturale e politico. Speriamo non sia un ritorno al passato!

Salvatore VeltriCi avviciniamo alle elezioni amministrative nel Comune di Roma, con i suoi Municipi.

Ho vissuto nella Capitale gli anni di piombo intervenendo, in prima persona, sia negli omicidi politici consumati nel quartiere di Montesacro che per gli attacchi  alle sedi politiche e proprio per questo, per evitare speculazioni, ometto di citare le circostanze. Come potrei dimenticare la sera del 30 maggio 1974, quando per raggiungere celermente una sede politica in via Ferdinando Martini a cui avevano dato fuoco, subii un incidente stradale che mi portò, insieme al collega, a trascorrere ben 23 giorni dentro l’ospedale Militare del “Celio”? Come posso scordare gli attacchi ad un bar di via Renato Fucini, frequentato da studenti ritenuti giovani politici? O ancora, il 10 gennaio 1979, quando a Largo Rovani, dinanzi ad un bar, venne ucciso un giovane e feriti altri due, completamente estranei alla politica, tanto è vero che non vengono nemmeno ricordati? Ancora, a febbraio 1980 un giovane attivista politico venne ucciso dentro la sua abitazione, seguito nel successivo  mese di  marzo  dall’omicidio di  un altro attivista, di opposta fazione, assassinato sotto la porta del palazzo dove abitava …. Da allora, sembrava che i giovani avessero capito la loro strumentalizzazione da parte di alcuni politici …. Vi furono ulteriori sporadiche scaramucce ma senza gravi conseguenze. Forse, a memoria, circa 2 anni fa, vi fu un fatto più grave quando alcuni attivisti stavano affiggendo manifesti e furono aggrediti e picchiati da giovani di opposta tendenza politica. Ora, siamo tornati all’intimidazione. La notte del 6 maggio, un centro gestito da un dirigente politico locale, è stato danneggiato e sulle pareti scritte frasi che ormai, si sperava,  fossero sparite dal linguaggio comune, per lasciare posto alla dialettica. Voglio augurarmi che sia stato un gesto isolato, opera di giovani senza alcuna reale ideologia e non un ritorno al passato perchè, la Capitale, di assassini politici ne ha visti tanti.  Oltre a Coloro che ho ricordato  non ho certo dimenticato  i Magistrati, operatori delle Forze dell’Ordine e politici ammazzati o feriti  da giovani strumentalizzati da chi a tutto pensava tranne che al bene del Paese…Voglio sperare che nessun politico si copra della vergogna di  sostenere  l’azione deplorevole fatta ieri notte ma spieghi  ai propri elettori che le  divergenze politiche si chiariscono e si fanno nelle sedi istituzionali e non  con le azioni violente!

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