Mezzogiorno di fuoco.

Il western diventa leggenda.

Roma, 16 ottobre 2022.

 

La ricorrenza.

Settant’anni fa, oggi, nei cinema italiani va in programmazione una delle leggende della filmografia western: <Mezzogiorno di fuoco>, titolo originale High Noon, diretto da Fred Zinnemann.

La storia.

Siamo sul finire dell’Ottocento e in una domenica di giugno nella cittadina di Hadleyville, Nuovo Messico, lo sceriffo Will Kane si sposa con Amy Fowler.

A seguito di ciò Kane si appresta a lasciare l’incarico istituzionale, ma sul finire della cerimonia apprende che, col treno di mezzogiorno, sta per arrivare il fuorilegge Frank Miller.

Anni prima Kane arresta Miller e lo fa condannare ma ora, sorprendentemente graziato, il bandito si riaffaccia per vendicarsi ed uccidere Kane.

Sono le 10,30 e c’è poco tempo per organizzare l’accoglienza a Miller, supportato da tre gaglioffi che lo aspettano alla stazione, con Kane che comincia ad interpellare alcuni cittadini.

Ben presto lo sceriffo si trova davanti due grossi problemi e cioè la resistenza di Amy, una quacchera che avversa ogni genere di violenza, e la codardia dei concittadini che, ognuno per motivi propri, non appoggiano le sue richieste d’aiuto.

Anche il suo vice-sceriffo, figura misera che vive di riflesso a Kane, lo abbandona al suo destino e lo stesso Kane, ben presto, rimane solo.

Amy è combattuta e non comprende l’alto senso di responsabilità del marito nel compiere il proprio dovere l’ultimo giorno di servizio, il giorno del loro matrimonio.

L’incedere del tempo è scandito inesorabilmente dall’orologio sito nell’ufficio dello sceriffo, che lo osserva sempre più preoccupato man mano che si avvicina mezzogiorno.

Amy decide di partire con il treno che sta per arrivare nonostante il consiglio di Helen Ramirez, una vecchia fiamma di Kane, a non abbandonare il marito.

Il treno arriva puntuale, preceduto dalla classica sirena, con Miller che scende e si riunisce ai suoi complici ed Amy che sale insieme ad Helen anch’essa in partenza.

Di lì a qualche minuto si sentono i primi spari ed Amy, in coincidenza con la ripartenza del treno, scende di corsa correndo all’impazzata verso il marito in pericolo.

Nell’impari duello Kane riceve un aiuto inaspettato proprio dalla giovane moglie, che abbraccia con forza alla fine della vicenda.

Come d’incanto la cittadina si rianima e tutti si avvicinano a Kane che non dice una parola, guarda tutti con sdegno, e prima di partire in calesse con Amy getta con disprezzo nella polvere la sua stella di sceriffo.

Curiosità.  

Zinnemann dirige uno dei più grandi western di sempre, pur non essendo uno specialista del genere.

Il film è girato “in tempo reale”, ossia i circa novanta minuti di proiezione coincidono con quello dell’azione cinematografica.

Un senso dell’attesa spasmodico, scandito dall’orologio dell’ufficio dello sceriffo, una costruzione ritmica in cui gioca un ruolo fondamentale il tema musicale di Dimitri Tiomkin.

La canzone che fa da sottofondo, dettando i tempi dell’azione, è interpretata dal cantante country Tex Ritter.

La pellicola riflette anche di particolari implicazioni, visto il periodo storico dei primissimi anni cinquanta.

Lo sceneggiatore Foreman, intellettuale di sinistra, viene preso di mira dalla commissione per le attività antiamericane per aver concepito un’opera contro il maccartismo.

Non è un caso che la trama vede un uomo solo abbandonato da tutti, che nel finale getta la stella, sale sul calesse e abbandona i traditori.

Protagonisti.

Will Kane è Gary Cooper, al suo secondo Oscar, nella vicenda che lo vede eroe solitario che va incontro al suo destino.

Anche in questo caso Cooper non è la prima scelta, con la United Artists che va prima su John Wayne e poi su Gregory Peck che però rifiutano.

Quest’ultimi avranno poi di che pentirsi della sciagurata scelta, visto il clamoroso successo della pellicola.

Amy Fowler è Grace Kelly, ventiduenne e con una sola esperienza sul set, giusta nel ruolo della fin troppo premurosa moglie dello sceriffo.

Helen Ramirez è Katy Jurado, apparentemente fredda, quasi indifferente alle vicende degli sposi, ma dotata di un fascino magnetico.

Altri caratteristi sono Thomas Mitchell, il sindaco, Lloyd Bridges, l’aiutante di Kane, e Lon Chaney Jr., specialista, ai tempi, di film del genere horror.

Un’ultima annotazione è su uno dei tre complici di Miller, Colby, interpretato dall’esordiente Lee Van Cleef che il pubblico italiano conoscerà più a fondo a metà degli anni sessanta in due dei tre film della “trilogia del dollaro”, diretti da Sergio Leone.

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