Cresce la competizione dei film in lingua straniera dal colossal alle storie di vita quotidiana

StalingradI film in lingua straniera presentati dalle diverse nazioni per partecipare agli Oscar 2014 sono 76.

Negli ultimi anni il numero è aumentato. Nazioni come la Slovenia, la Romania, il Sud Africa ed il Nepal concorrono con la produzione cinematografica scelta. È cambiato il modo di girare un film ed è aumentata la possibilità di fare film. I festivals nel mondo stanno crescendo a dismisura, dunque, per i film indipendenti sono aumentate le occasioni d’essere notati.

Abbiamo intervistato due registi che, per diversità di mezzi, sono all’opposto. Questo dimostra l’impegno per ricevere un Award.

Il Brasile ha scelto il film “Neighboring Sounds” diretto da Kleber Mendonca Filho. Abbiamo chiesto a Filho “Dal giornalismo alla regia. Come nasce questo cambiamento?” “Dopo anni di giornalismo come critico cinematografico, durante i quali negli ultimi 10 anni ho girato molte brevi riprese cinematografiche,  si è maggiormente sviluppato in me il desiderio di realizzare il mio primo lungometraggio. Ho sentito il bisogno di realizzarmi in un progetto cinematografico scritto da me, cambiando professione. È nato così il mio film, una storia sentita.  Racconto le voci che nascono dalla vita a Recife, il mio paese d’origine, dove l’area  elegante si sta espandendo distruggendo l’area popolare, quella vera, che io conosco. Dalla mia finestra descrivo persone, abitudini e situazioni diverse, ossia la vita vera di tutti i giorni, di un mondo destinato lentamente a cambiare. Nel 2008 ho iniziato a scrivere la sceneggiatura, trovati i finanziamenti abbiamo iniziato la preparazione del film. “Neighboring Sounds “ ha vinto il Fipresci Award al festival di Rotterdam ed è stato premiato al CPX: PIX, ha partecipato a molti festivals raccogliendo consensi a livello internazionale. Nel mio film il pubblico di molti paesi si è indentificato nelle storie di violenza sempre in aumento e le tensione tra le classi sociali.” “È stato difficile trovare finanziamenti e distribuzione?” “In Brasile il film ha trovato supporti governativi, nel nostro Paese c’è molta sensibilità e aiuto per chi vuole produrre un film e propone un buon soggetto. In Brasile il film è stato distribuito ed è piaciuto. Negli Stati uniti abbiamo già trovato un distributore come in molti Paesi . Il mio è un film onesto, sincero e  racconta la vita quotidiana, forse per questo piace.”

Per essere rappresentata alla selezione degli Oscars 2014 dei film in lingua straniera, la Russia ha scelto il film“Stalingrad”, diretto da Fedor Bondarchuk e prodotto da Alexander Rodnyansky, Dimitry Rudovsky, Sergey Melkumov e Natalia Gorina. Il film può essere considerato, rispetto ai concorrenti in gara, un vero colossal di guerra con il racconto dell’offensiva tedesca a Stalingrado, il dramma dei soldati russi e dei pochi superstiti decisi a combattere, fino all’ultimo respiro, la guerra del 1942. È il primo film di guerra russo girato in 3D e presentato in  IMAX 3D, già considerato film un concorrente temibile.

Il produttore Alexander Rodnyansky (uomo d’affari, regista, produttore cinematografico e televisivo, ha creato il primo canale indipendente russo ) ci ha detto “ Il film è costato 30 milioni di euro , benchè i budgets dei films europei non possano competere con quelli americani, per un film russo è stato un notevole investimento.” Anche se il risultato finale faccia pensare  ad un costo del film di almeno 100.000 milioni,  “Stalingrad” non è solo un film di guerra ma una storia che coinvolge la forza della sopravvivenza umana che, pur nella disperazione, non vuole perdere il desiderio d’amare. “Dove vi siete  incontrati?” “ Bondarchuk, in Russia è un attore famoso.  Ha partecipato ad una delle mie produzioni televisive . Abbiamo iniziato a collaborare con  “ The 9th Company” , un film di grande  successo sia finanziario che di pubblico, candidato nel 2006 dalla Russia per l’Academy Award. Il film “ Heat” è stato un altro notevole successo dove Feidor ha lavorato come attore insieme alla madre. Abbiamo chiesto al regista com’e nata la sua passione per il cinema. “Sono cresciuto con una madre attrice, Irina Skobtseva, e un padre regista. Il suo film “Guerra e Pace” in lingua straniera, ha vinto un Academy Award nel 1968.  Inoltre ha girato il film “Waterloo”, prodotto da Dino De Laurentis.  Il cinema non mi ha interessato immediatamente. Ed ora eccomi qui, attore e regista. “Stalingrad” non va considerato esclusivamente un film di guerra. Al centro della storia si sviluppa un rapporto d’amore che esalta il desiderio di continuità in un momento di devastazione. I cinque soldati, nel film, esprimono il loro amore per Katya, la donna che rappresenta l’amore, la speranza, la famiglia. Il mix della nuova tecnologia usata per ottenere i risultati visivi, ha impegnato  in un lavoro al dettaglio  esperti pirotecnici e stuntman. Sono stati calcolati al millimetro le esplosioni reali  a poca distanza dagli attori. Per le scene degli uomini come torce umane, abbiamo usato speciali accorgimenti. Non avevamo possibilità di rigirare scene importanti, quindi, le prove sono state di grande aiuto; in tre giorni si è girato  un massimo di 96 episodi di esplosioni e incendi. Simultaneamente 14 stuntman dovevano essere coperti di fuoco e per proteggerli  sulle loro divise  è stato messo un gel speciale portato dagli USA e delle maschere raffiguranti i loro visi per evitare bruciature . Angelo Badalamenti (“Twin Peaks” ‘The Beach’) ha composto le musiche del film. Sono molto soddisfatto di “Stalingrad” una storia indimenticabile d’eroismo e di sentimenti, il risultato di un lavoro di collaborazione e professionismo.”

dalla nostra corrispondente a Los Angeles Maristella Santambrogio

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